In Altum

Madonna delle Nevi, plasma il nostro cuore a immagine del tuo.

Padre Jacques de Balduina (1900-1948) (2/2)

Pubblicato nella sezione (In Altum n° 174)

Chiamato dalla Madonna a Lourdes (2/2)

 

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Sebbene molto indebolito dal morbo di Parkinson, Fra Giacomo, giovane cappuccino di Udine, in Italia, divenne un confessore ricercato. Lo si vedeva rispondere con sollecitudine a tutte le chiamate, interrompendo immediatamente, se necessario, il suo frugale pasto o il suo breve riposo pomeridiano, senza mai consigliare la scelta di un'ora più appropriata… I suoi penitenti più numerosi furono i sacerdoti. Un giorno ce n'erano ben cinquantatré!Il suo superiore disse di lui: « Assomigliava a un giardiniere che coltiva i fiori più delicati del suo giardino con la cura più attenta. » Il suo vescovo ausiliare testimoniò: « Mi ha sempre accolto con cuore di padre... Diceva poche parole, ma il suo volto sorridente, la sua bontà paterna erano tali da imprimere nel cuore un conforto celeste. » E un laico: « Fin dal primo incontro, mi resi conto di trovarmi al cospetto di una persona straordinaria... sempre benevola; un consigliere eccezionale, sempre con il sorriso sulle labbra nonostante la sua terribile malattia. »

« Mi sono offerto in sacrificio a Dio per la santificazione dei sacerdoti. Dio ha accettato la mia offerta. »

Fra Giacomo aveva bisogno di stampelle per camminare; e poiché la sua terapia gli faceva vedere tutto rosso e confuso, gli fu concesso il permesso di celebrare ogni giorno la messa votiva della Beata Vergine. Così la celebrava di buon mattino all'altare del suo convento dedicato alla Madonna di Lourdes. Diceva sempre che stava bene e il suo volto era sereno. « Nella sofferenza, non dobbiamo lasciarci abbattere né scoraggiare, ma rallegrarci e ringraziarlo per questo grande beneficio », scrisse a suo fratello Francois, anch'egli alle prese con problemi di salute. Ma fu a un seminarista malato, dopo averlo incoraggiato, che fece questa confidenza rivelatrice: « Io, invece, non posso sperare in alcun miglioramento. Mi sono offerto come vittima a Dio per la santificazione dei sacerdoti. Dio ha accettato la mia offerta e ha fatto dell'encefalite letargica il mezzo più adatto per la realizzazione del mio ideale. »

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Parlava abbastanza spesso della sua morte imminente con autentica gioia. Dava l'impressione di saperne qualcosa: « Provate a indovinare dove morirò ». Gli chiedevano se stesse scherzando. « Non sto scherzando affatto. Morirò presto vicino alla Madonna, mia Madre. »
Un giorno ottenne dal suo superiore il permesso di fare il pellegrinaggio a Lourdes, anche se disse, raggiante, che non sarebbe tornato. Al suo arrivo, il 21 luglio 1948, dopo trentacinque ore di viaggio, chiese di essere portato alla Grotta, ma si ritenne urgente metterlo a letto. Chiese quindi alla sua infermiera di pregare con lui il rosario, poi si addormentò. Quando si svegliò, cantò a bassa voce il Magnificat. Ricevette quindi l'estrema unzione e rese la sua anima a Dio. Era il diciannovesimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale. Accanto a lui, numerosi fedeli intonarono a loro volta il Magnificat.

Oggi sono una moltitudine nel mondo a pregarlo e a ringraziarlo per le grazie ricevute... Preghiamolo soprattutto per la santità dei sacerdoti!

Crediti fotografici :  © https://fr.wikipedia.org/wiki/Jacques_de_Balduina#/media/Fichier:Giacomo_Filon_da_Balduina_c1945.png

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