In Altum

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Per vivere pienamente l’anno del Giubileo 2025

Pubblicato nella sezione (In Altum n° 172)

Questo mese : 1700° anniversario del Concilio di Nicea

Perché la Chiesa fa memoria del Concilio di Nicea in questo Anno Santo 2025 ?
È giusto e necessario fare memoria del Concilio di Nicea, perché è il primo Concilio ecumenico nella storia della Chiesa e perché ebbe luogo nell'anno 325, esattamente 1700 anni fa.

Perché la Chiesa convocò il primo concilio a Nicea ?
La Chiesa fu profondamente scossa dall'insegnamento di un sacerdote di nome Ario. Quest'ultimo conosceva molto bene la Bibbia e, basandosi su di essa, insegnava che Gesù era il Figlio unigenito del Padre, che per mezzo di lui tutto era stato creato e che lui era l'unico salvatore. Tutto ciò era molto buono, ma Ario aggiunse che Gesù, il Figlio di Dio, non era Dio, che era stato creato. Questa dottrina chiamata arianesimo, dal nome del suo autore, metteva in pericolo la fede e l'unità della Chiesa. Era quindi necessario reagire.

Cosa fece il Concilio di Nicea per correggere gli errori dell'arianesimo ?
Il Concilio di Nicea proclamò un Credo in cui si afferma che Gesù è il Figlio unigenito del Padre e che è a lui « consustanziale ». Ciò significa che il Padre e il Figlio sono una sola sostanza; il Figlio è dunque Dio proprio come il Padre. Tuttavia, il Figlio non è un secondo Dio accanto a Dio Padre, ma il Padre e il Figlio sono un solo Dio, una sola sostanza. Anche il Concilio di Nicea afferma che il Figlio è « generato, non creato ». Ciò significa che il Figlio è sì figlio, perché è generato; ma egli è eternamente generato dal Padre come suo uguale; esiste da sempre, non è creato, è Dio.

L'insegnamento del Concilio di Nicea è stato ben accolto dalla Chiesa ?
È stato difficile comprendere che il Padre e il Figlio siano un unico Dio, eppure siano distinti l'uno dall'altro. Cinquant'anni dopo, nel 381, un altro concilio riunito a Costantinopoli confermò l’insegnamento del Concilio di Nicea e sviluppò ulteriormente il Credo. È il Credo di Nicea Costantinopoli che viene proclamato nella messa ogni domenica.

Qual è la dottrina insegnata dal Credo di Nicea Costantinopoli ?
Nel 381, il Concilio di Costantinopoli insegnò come verità di fede che, non solamente il Padre e il Figlio sono un solo Dio, ma che il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono un solo Dio. Sono tre persone in un'unica sostanza, un solo Dio. È la Trinità.

Perché è così importante oggi custodire la fede proclamata nel Credo di Nicea Costantinopoli ?
Si possono addurre tre ragioni essenziali per custodire la fede proclamata nei Concili di Nicea del 325 e di Costantinopoli del 381 :
1) Gesù ha promesso alla Chiesa che l'avrebbe sempre custodita nella verità della fede. Dobbiamo perciò sempre osservare come facente parte della fede ciò che i Concili hanno insegnato.
2) La fede proclamata a Nicea e a Costantinopoli lo è stata in un'epoca in cui la Chiesa non conosceva ancora la divisione tra cattolici, ortodossi e protestanti. Il Credo proclamato in questi due concili è dunque una base essenziale per ritrovare l’unità della Chiesa così come Gesù la vuole.
3) Se Gesù è un solo Dio con il Padre, attraverso di lui abbiamo accesso a Dio Padre. Altrimenti Dio rimarrebbe totalmente inaccessibile per noi. Allo stesso modo, se lo Spirito Santo è un solo Dio con il Padre e il Figlio, allora può arricchirci di tutti i doni divini quando il Padre e il Figlio lo inviano nei nostri cuori.

La dottrina cattolica deve avere sempre i suoi fondamenti nella Sacra Scrittura. È questo il caso della dottrina della Santissima Trinità: un solo Dio in tre persone ?
Questa dottrina è evidentemente radicata nella Scrittura. Citiamo solo due passi che mostrano chiaramente che Gesù è un solo Dio con il Padre :
- Gv 10, 30 : « Io e il Padre siamo UNO ! »
- GV 20, 28 : « Disse [a Gesù] Tommaso: ''Mio Signore e mio Dio !’’ » 
Citiamo anche un passo dove lo Spirito Santo è posto sullo stesso piano del Padre e del Figlio: « Gli undici discepoli si prostrarono. Gesù disse loro: “Fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo” » (Mt 28,16-19).

 

 

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