I giovani in “ Marcia per la Vita “
L'inverno parigino è stato clemente per questa nuova edizione della marcia per la vita. Come sempre, e sempre di più, i giovani erano all’appuntamento per percorrere le strade parigine in favore del rispetto della vita. Dalla legge Veil, più di dieci milioni di bambini sono stati abortiti legalmente. Una cifra considerevole, che non fa che aumentare in assenza di una politica volta a favorire l'accoglienza della vita.
Nicolas Tardy-Joubert, presidente della Marcia per la Vita, ha coraggiosamente richiamato nell’intervento preliminare questa triste verità sull'aborto :
« Non abbiamo paura di dire che è la prima causa di mortalità in Francia per la specie umana. »
Poi il corteo è partito dal Trocadéro. Di fronte alla Torre Eiffel, Jean-Marie Le Méné, presidente della Fondazione Jérôme Lejeune, ricorda :
« Ha causato tanti morti quanto la guerra del ‘14-’18 : più di dieci milioni di morti in cinquant’anni. »
Gli succede Philippe de Villiers, applaudito dai giovani :
« È una marcia per la sopravvivenza ! »,
esclama dopo essersi congratulato con loro per aver sfidato i divieti. Aggiunge :
« Il divieto di uccidere deve rimanere un pilastro della nostra società. Non dobbiamo normalizzare l’idea che alcune vite siano indegne di essere vissute. »
Patrice Martineau chiude la manifestazione allietando il pubblico con le sue canzoni sulla famiglia e sulla vita.
La crescente copertura mediatica di questo evento ormai immancabile è significativa : La Croix ha sottolineato la giovinezza dei manifestanti e Libération è stata colpita dal toccante minuto di silenzio in omaggio ai dieci milioni di bambini a cui è stato impedito di nascere.
La Marcia per la Vita è ormai un evento annuale. I giovani sono in marcia per la vita e verso sicure vittorie future.
Crediti fotografici : © Jean-Luc Boulard