In Altum

Madonna delle Nevi, plasma il nostro cuore a immagine del tuo.

Don Dolindo Ruotolo (1882-1970) (2/2)

Pubblicato nella sezione (In Altum n° 165)

e il rimedio divino contro l'angoscia (2/2)

Il mese scorso abbiamo fatto la conoscenza di questo incredibile Padre Pio napoletano, al quale Gesù ha affidato la missione di vivere e predicare l'abbandono diffondendo l'invocazione «O Gesù m'abbandono in Te, pensaci Tu !»

I fatti sono lì a dimostrare fino a che punto l'ha vissuta. Le omelie di Dolindo, infatti, trasformavano i cuori, anche i più recalcitranti, in tutte le chiese di Napoli dove folle accorrevano ad ascoltarlo.

Non mangiava quasi nulla, non dormiva che due ore, eppure poteva predicare fino a otto o nove volte in un giorno... fino al 15 settembre 1919, festa dell’Addolorata, quando si fermò nel bel mezzo della predicazione :

« Non posso proseguire oltre, sono sopraffatto da tenebre, non ho più parole. Preghiamo soltanto che Dio si glorifichi. »

Seppe in seguito che, proprio in quel momento, papa Benedetto XV gli aveva tolto l'autorizzazione a predicare. Scrisse subito una lettera di sottomissione, poi accettò serenamente le interminabili udienze degli inquisitori.

La notte venne il diavolo sghignazzando :

« Vedi cosa ti è successo scrivendo di Dio ? Non era meglio ascoltarmi e fermarti ? »

Ma in tutto quello che gli accadde, Dolindo non vide mai il trionfo del male, solo un doloroso cammino verso un bene superiore. Quando, quattro anni dopo, padre Fenocchio, le cui calunnie furono all'origine di questa sanzione, era in punto di morte e tormentato dai rimorsi, Dolindo si recò al suo capezzale e gli disse :

« Non devi turbarti, ma rimettere tutto a Gesù. Se volessi riparare ciò che è stato fatto male, non potresti farlo senza Gesù. Allora, invece di tormentarti così, di' a Gesù umilmente e con piena fiducia : Gesù mio, rimetto nelle Tue mani ciò che non ho fatto bene; trova il modo di ripararlo. »

Nel 1921, gli fu addirittura proibito di celebrare l'Eucaristia, e ciò durò per quasi diciassette anni ! Lo si vedeva a messa tra i fedeli, testimonianza di un amore indefettibile per la Chiesa.

« La mia vita è sempre stata segnata dal dolore... Oh ma tutto è ricamo di Dio ! E non si ricama senza pungere la stoffa. Dio si serve di me per illuminare e confortare, come si usa un fiammifero per accendere una fiamma, di una scopa per pulire, di un misero ago per cucire e perfino di scarti marci per fertilizzare il giardino. »

Sapeva quindi di cosa parlava quando consigliava incessantemente l'abbandono !

È a noi che ora dice : « Nella vita non dovete turbarvi, perché non esistono dolori senza rimedio. Ti sembra che Dio ti abbia abbandonato e non ti abbia esaudito mai ? Non è così, in Cielo saprai come tutto sia stato un disegno misericordioso di Dio sulla tua vita. Non analizzare più ogni situazione dolorosa nei minimi dettagli. Abbraccia tutto nella sintesi di un abbandono filiale pieno di fiducia nel Signore che tanto ti ama, nella Vergine Maria che è per te un’unica e vera Madre che ti ascolta sempre, anche quando non lo credi. »

Vedi la prima parte di questo articolo 

 

Commenti

Che cosa vuoi fare ?
Consulta la consegna spirituale
Ottobre 2024 : Madonna Immacolata e Madre del
Informati sulle nostre novità
Iscriviti alle nostre attività
Prega in diretta l'ufficio divino
Fòrmati con i nostri dossiers