L'icona della Madonna del Perpetuo Soccorso
Da dove viene questa icona?
San Luca, grazie alla sua stretta relazione con Maria, ci ha trasmesso nel suo Vangelo non solo un po' dell'anima della Beata Vergine, ma anche i tratti del suo volto. Le testimonianze di questa tradizione, che attribuisce a San Luca Evangelista le prime icone della Vergine, si trovano innanzitutto nella Liturgia. Nella festa dell'icona della Madonna di Vladimir, si canta ai Vespri :
« Quando per la prima volta Ti fu portata la Tua icona, Ti sei rallegrata...
Hai detto con autorità: 'La mia grazia e la mia forza sono con questa immagine'. »
Questa immagine fu venerata a Gerusalemme per quasi quattro secoli, poi a Costantinopoli. Ogni martedì, una processione la portava per la città. Il popolo moltiplicò i suoi omaggi e Maria, fedele alla sua promessa, elargiva i suoi favori: « Sempre il mio favore accompagnerà questa immagine. » Purtroppo, il 30 maggio 1453, i Turchi conquistarono Costantinopoli e la distrussero. Fortunatamente ne erano state realizzate molte copie, tra cui una famosa quella del monaco San Lazzaro, morto nell'860. Dopo aver subito molte vicissitudini e aver trascorso sei secoli sull'isola di Creta, la famosa copia fu affidata nel 1863 ai Redentoristi da Papa Pio IX, che disse loro: « Fatela conoscere al mondo intero. » Oggi è venerata a Roma nella chiesa di Sant'Alfonso, tra Santa Maria Maggiore e San Giovanni in Laterano. L'immagine è diventata così un legame tra le Chiese d'Oriente e d'Occidente. È una delle più popolari diffusa in tutto il mondo .
Un giorno, fu aperta davanti agli occhi di Bernadette una scatola piena di incisioni, che rappresentavano tutte la Beata Vergine. Alla vista della Vergine di San Luca, Bernadette vi pose subito la mano sopra e disse: « C'è qualcosa lì! » E suor Lucia di Fatima la riconobbe analogamente.
Leggiamo l'icona: lo sguardo di Maria è fisso su di noi, ma le sue braccia portano Gesù. Indossano abiti regali. Sulla sua fronte, una stella: Maria è la stella che ci guida verso Gesù. Le lettere (in greco) sopra la sua testa la proclamano Madre di Dio e quelle a destra del bambino dicono che è Gesù Cristo. Gesù non guarda noi, né Maria, né gli angeli. Benché si stringa a sua Madre, guarda lontano verso qualcosa che non possiamo vedere, qualcosa che lo ha fatto correre così velocemente verso sua madre che uno dei suoi sandali è quasi caduto a terra, qualcosa che lo porta a aggrapparsi a lei per cercare protezione e amore…
Due angeli presentano, ai lati del volto di Maria, gli strumenti della Passione, che hanno valso a questa immagine il titolo di « Vergine dei due arcangeli » o « Vergine della Passione ». Le lettere greche poste sopra di loro li identificano come gli arcangeli Gabriele e Michele. La mano della Vergine Maria rimane aperta, invitandoci a mettere le nostre mani nelle sue e a unirci a Gesù. Sembra dirci :
« Cristiani, che seguite Gesù, mio Figlio, nel duro cammino della vita,
abbiate fiducia, io so avere compassione e posso aiutare: Io sono la Vergine del Perpetuo Soccorso. »
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