In Altum

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Venerabile Benedetta Rencurel, la pastorella di Laus (2/2)

Pubblicato nella sezione (In Altum n° 154)

La gioia, la semplicità e l'umiltà di Benedetta toccavano coloro che le si avvicinavano. A coloro che le dicevano che la Vergine non scendeva dal suo trono per una pastorella, rispondeva:

« So bene che non scende per me, (...), ma che scende per glorificare suo Figlio e per convertire i peccatori con grazie speciali. »

La costruzione della chiesa chiesta da Maria fu avviata e richiese solo quattro anni. Durante questo periodo, Benedetta si dedicò agli operai pur continuando il suo apostolato verso i pellegrini.

Benedetta ha ricevuto dalla Vergine Maria il dono di leggere le coscienze, potendo così aiutare i pellegrini a preparare la loro confessione e ad intraprendere con decisione il cammino della conversione. Benedetta, con dolcezza e umiltà, accompagnava i penitenti, sosteneva i confessori e, su richiesta della Beata Vergine, rimproverava con fermezza coloro che non erano fedeli ai propri impegni. Faceva severe penitenze per riparare i loro peccati e si impegnò offrendo un terzo delle sue preghiere e sacrifici per la conversione dei peccatori, un altro terzo per le anime del Purgatorio e l'ultimo per la preservazione della sua purezza.

Benedetta ebbe la grazia di esperienze mistiche come la visione del Paradiso e dell'Inferno, per sviluppare la sua compassione per i peccatori. A partire dal luglio 1673, ebbe cinque visioni di Cristo crocifisso e sperimentò una "crocifissione mistica" ogni venerdì per diversi anni. Benedetta subì forti tentazioni contro la fede in Dio e la castità; il diavolo la attaccò persino fisicamente, furioso perché lei gli sottraeva le anime.

La Vergine Maria vegliava. Durante l'invasione sabauda, disse a Benedetta di lasciare Laus e di rifugiarsi a Marsiglia con tutto il tesoro del santuario. In questa città Benedetta continuò il suo apostolato tra i peccatori e fu invitata nei monasteri, dove li aiutava a riconoscere le loro colpe e insegnava loro come salvare le proprie anime.

Dopo la morte dei due sacerdoti, MM. Peythieu e Hermitte, il santuario conobbe le traversie del giansenismo e i contrasti nella diocesi. Ciò durò quasi vent'anni. I sacerdoti allora presenti limitarono l'accesso ai sacramenti e negarono a Benedetta il diritto di parlare con i pellegrini, rimandandoli al loro parroco senza averli aiutati.

Nel 1712, i Padri di Sainte Garde si installarono a Laus permettendo la graduale ripresa della vita del santuario, delle processioni e dei pellegrinaggi.

Benedetta ebbe la gioia di vedere rifiorire Laus durante gli ultimi anni della sua vita. Nel suo ultimo anno di vita, fu messa a dura prova dalla malattia e dagli attacchi del demonio. La Vergine divenne più silenziosa. Benedetta perseverò fino alla fine per l'opera di Dio e la conversione dei peccatori. Si mise a letto il giorno di Sant'Andrea, per non alzarsi più. Il 28 dicembre 1718, chiese che venissero recitate le litanie del Bambino Gesù, poi, alzando gli occhi al cielo con il viso sorridente, annunciò la venuta degli angeli e morì gioiosamente.

Benedetta è stato dichiarata venerabile da Papa Benedetto XVI nel 2009.

Vedi la prima parte di questo articolo

 Crediti fotografici :https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=107706489 Par Octave 444, CC BY-SA 4.0

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