In Altum

Madonna delle Nevi, plasma il nostro cuore a immagine del tuo.

Il silenzio di Maria

Pubblicato nella sezione (In Altum n° 154)

Estratto dell'omelia del Cardinale Sarah in occasione del perdono di La Tronchaye (Morbihan) per la Solennità dell'Assunzione 2023

Cari fratelli e sorelle, ringrazio Dio per avermi dato questa grazia e questa gioia di essere con voi questa mattina per celebrare l'Eucaristia, il sacrificio che ci salva. [...] In questa solennità dell'Assunzione della Beata Vergine Maria, patrona principale della Francia, sono molto felice di celebrare questa Messa in questa collegiata naturale. [...] Non mancano gli aggettivi per descrivere questa chiesa che è casa di Dio e casa di preghiera. Che siamo turisti o abitanti di questo paese, dovremmo entrarci con rispetto, vestiti dignitosamente. Io vengo da un Paese musulmano: nessun musulmano entra in una moschea come turista. Dobbiamo entrare in una chiesa con rispetto, con decoro e dignitosamente vestiti [...]

Il silenzio della Madonna non si esprime solo con una sobrietà di linguaggio ma soprattutto con la capacità, mista a sapienza, di ricordare e cogliere, in uno sguardo di fede, il mistero del Verbo incarnato, Gesù Cristo. Maria è la donna silenziosa. È questo silenzio, che è allo stesso tempo un silenzio di accoglienza della parola di Dio, questa capacità di meditare il mistero di Cristo Redentore, che la Vergine Maria trasmette alla Chiesa di cui è madre. Maria ci insegna a fare silenzio. Nei Vangeli non sono riportate molte parole dette da Maria, e noi abbiamo bisogno di imparare da Maria il silenzio. In un mondo pieno di rumore, agitazione e frenesia, con messaggi di ogni tipo che si scontrano, sui social network, e spesso si contraddicono fino alla nausea, la testimonianza e l'esempio della Vergine Maria ci permettono di ancorare la nostra vita nel silenzio della contemplazione e dell'adorazione che calma la nostra anima, mettendo l'uomo al cospetto di Dio, suo Creatore e Redentore. […]

Infine, la Vergine Maria testimonia il valore di una vita casta, pura e piena di tenerezza. Ed è per questo che la bellezza della sua anima immacolata suscita da sempre l'ammirazione del popolo cristiano. Di fronte al cinismo di una certa cultura contemporanea, edonista, ebbra di sesso, e che troppo spesso ignora il valore della castità, la Vergine Maria testimonia questa purezza che illumina l'anima del discepolo di Cristo. Infatti, attraverso il battesimo, ognuno riceve nuovamente questa purezza. Ogni persona riceve la grazia di una nuova nascita. Da ora in poi la sua anima è immortale, immacolata, il suo corpo destinato a risorgere nell'ultimo giorno. Questo corpo, che è tempio dello Spirito Santo, è santificato e consacrato a Gesù Cristo, nostro Salvatore.

La solennità di oggi è senza dubbio un invito a unirci alla gioia del Cielo. Però, come sapete, un altro padrone, il principe di questo mondo, il serpente antico, il drago, ha troppo spesso preso il potere nelle nostre società secolarizzate e scristianizzate. Il suo motto è menzogna, morte e divisione. Dal grembo materno al letto d'ospedale, passando per le piazze, le relazioni nazionali e internazionali, il drago semina violenza, guerra e morte. Un mondo di pensiero unico, veicolato dai mass media, sparge il suo veleno su persone che sembrano prive di buon senso. E poi c'è la confusione tra ciò che è vero e ciò che è falso, mantenuta con compiacenza da coloro che hanno il potere di insegnare la verità.

Dio ha detto : « Uomo, dove sei ? ».

Nei Paesi occidentali come la Francia, osare dire la verità sul matrimonio, sulla famiglia, sul sacro rispetto per la vita dei bambini non ancora nati, sull'insegnamento morale e sulla dottrina immutabile della Chiesa o sulle unioni civili omosessuali, per citare solo alcuni esempi, procura ai cristiani derisione ed emarginazione. Molti nostri contemporanei, talvolta anche uomini di Chiesa, si lasciano prendere dal relativismo e dalla morale di situazione [corrente teologica che considera che non esistono norme morali universali: bisogna cercare in ogni situazione concreta il bene da fare] che, come ha affermato Benedetto XVI, è una terribile dittatura. Eppure la conclusione il risultato è lì, senza appello: confusione, apostasia, violenza, disperazione, immobilismo e morte. E tante vittime innocenti... Chi sarà il Buon Samaritano di questa società occidentale, ferita a morte da una crisi profonda, antropologicamente parlando, una crisi profonda a livello di fede, a livello della morale? Eppure Dio, incessantemente, continua a chiamare fin dagli albori dell'umanità: « Uomo, dove sei? Adamo, dove sei? » Dio ci sta cercando. Malgrado i nostri allontanamenti, malgrado la nostra indifferenza,

Cari fratelli e sorelle, se siamo cristiani non è perché crediamo in alcune storie un po' sdolcinate, tramandate per molte generazioni e che hanno la capacità di far dimenticare all'uomo le sue sofferenze e le sue angosce. Se siamo cristiani, è perché crediamo, abbiamo fede, viviamo di questa beatitudine mariana della fede. È perché crediamo, contro tutto e tutti, che Dio ama ogni uomo in Gesù Cristo morto e risorto. Crediamo anche che Cristo è morto per salvarci dalla morte, liberandoci dal potere del principe di questo mondo, dal drago, dal potere di Satana, per aprirci la via della vita eterna. E questa via è Gesù Cristo stesso: « Io sono la via, la verità e la vita » [...] Cristo è la via, la verità e la vita. Ma sono deciso a seguire questa strada? Sono deciso a convertirmi a Cristo e al suo Vangelo? Le mie azioni, le mie parole seminano intorno a me la verità, la vita, l'amore, la fedeltà a Dio?

Le circostanze sono troppo gravi perché ci si possa rifugiare nella confusione, nel silenzio o nella noncuranza. « Ogni anima che si eleva eleva il mondo, ogni anima che si abbassa abbassa il mondo » diceva Élisabeth Leseur, la grande mistica francese morta nel maggio del 1914, pochi giorni prima dell’inizio della Prima guerra mondiale. Sì, non ci sono mezze misure. Essere cristiani significa esserlo veramente. La verità sull'uomo nasce dall'accoglienza della verità che viene da Dio. Chiediamo a Maria di accogliere, come ha fatto lei, la parola di Dio che oggi ci è rivolta.

Chiediamo oggi a Dio, per intercessione di Maria, Regina di Francia, e di Sant'Anna, sua madre, patrona della Bretagna, di concedere al mondo governanti che rispettino Dio, e che si preoccupino del bene del loro popolo, della vita, della pace e della giustizia. Che la nostra preghiera sia costante e fervente, come il rosario composto da una successione di grani che non finisce mai. Preghiamo senza sosta! Che la nostra preghiera non sia quella di solo giorno di festa, ma riempia la nostra vita. Così, i nostri rosari eleveranno il mondo e lo riporteranno a Dio.

Che Dio vi benedica e vi protegga.

La frase :

«  E’ di santità, e non di organizzazione o gestione, 

che ha bisogno la Chiesa per rispondere in ogni epoca ai bisogni dell’Uomo »

Cardinale Sarah

 

Crediti fotografici : © Diocèse de Vannes et © Frangeul

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