La Beata Vergine al centro della nostra fede
Questo mese : La Beata Vergine al Concilio Vaticano II
Il Concilio Vaticano II ha parlato della Vergine Maria?
Si può dire che il Vaticano II sia il primo Concilio nella storia della Chiesa ad aver dato un insegnamento che affronta e tratta in modo approfondito tutto ciò che concerne la Beata Vergine.
Come si può dire che il Concilio ha dato un bell'insegnamento sulla Beata Vergine quando questa non compare in nessuno dei titoli dei documenti conciliari?
È vero che il Concilio non ha dedicato un testo specifico alla Vergine Maria, ma il documento più importante del Concilio è la Costituzione dogmatica sulla Chiesa (Lumen Gentium LG), il cui ultimo capitolo è interamente dedicato alla Beata Vergine.
Basandosi sulla Bibbia, sui Padri della Chiesa e sul Magistero, il Concilio opera una mirabile sintesi che parte dal posto della Beata Vergine nel disegno trinitario, la pone nel mistero di Cristo, la segue dall'Annunciazione alla Passione (LG 53-59), poi nella sua gloriosa Assunzione e nella sua materna mediazione nei confronti della Chiesa, di cui Ella è Madre e Modello. Il culto della Beata Vergine è presentato nel suo riferimento a Cristo ed è fortemente raccomandato alla pietà dei fedeli.
Il fatto di parlare della Beata Vergine solo nell'ultimo capitolo del testo sulla Chiesa, deve essere inteso come una volontà di darle solo un posto secondario?
Al contrario, riconosce che Ella ha una missione essenziale per la Chiesa! In effetti, la questione di un documento specifico sulla Vergine Maria è stata sollevata da diversi Padri conciliari, ma alla fine è sembrato meglio inserirla nel testo sulla Chiesa. Ciò ha permesso di sottolineare, da un lato, che Ella era il membro più eminente e il modello della Chiesa, anticipando nella sua persona la perfezione escatologica della Chiesa, dall'altro, che Ella era la Madre della Chiesa, intercedendo e vegliando su tutti i suoi figli. Sarebbe difficile rendere più onore alla Vergine Maria!
Come si può dire che la Beata Vergine realizza nella sua persona la perfezione della Chiesa, quando ne è solo un membro, certamente molto eminente?
Per capirlo, dobbiamo fare riferimento all'insegnamento di san Paolo, ripreso dal Concilio, secondo il quale la Chiesa è Corpo di Cristo e vive della vita di Cristo che è il suo Capo. In un certo senso la Chiesa è “Gesù continuato”, Gesù che vive nelle anime e le trasforma.
Ora, la Vergine Maria è la realizzazione più eccellente di questa unione con Cristo. Ella è Madre di Dio, perfettamente unita a Cristo per mezzo della sua fede e della sua carità. Il Concilio insiste sia sulla sua pienezza di grazia, dono gratuito di Dio, sia sulla sua partecipazione attiva all'opera della grazia.
È bene esaltare la Vergine Maria, ma non è anche importante mostrare che è vicina a noi e imitabile?
E' assolutamente vero. Per questo il Concilio sottolinea il cammino di fede della Beata Vergine. Mostra che, pur essendo preservata dal peccato originale e da ogni peccato personale, ha dovuto tuttavia crescere attraverso le prove; la sua fede e la sua carità hanno dovuto progredire costantemente. Per comprendere questa crescita nella virtù da parte della Beata Vergine, possiamo fare il paragone di una luce che, pur essendo senza ombra, può diventare sempre più intensa. È così che la Beata Vergine, senza alcuna ombra dovuta al peccato, ha dovuto crescere nella fede. Ella comprende quindi molto bene tutte le nostre difficoltà e può aiutarci maternamente.
Come possiamo riassumere l'intenzione del Concilio riguardo alla Vergine Maria?
Il Concilio ha mostrato sia la grandezza unica della Santa Madre di Dio che la sua concreta umanità. La Beata Vergine, come noi, trae la sua nobiltà dalla sua unione con Cristo; vive della sua grazia. Ma per la perfezione della sua unione con Cristo, Ella è modello per la Chiesa, può condurre maternamente ogni cristiano e tutta la Chiesa all'unione totale con Cristo. ... a lode e gloria della Santissima e indivisibile Trinità.