Febbraio 2021: Avanti con coraggio per una vera conversione!

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Avanti con coraggio per una vera conversione!

I - Prima d'iniziare

Abbiamo appena concluso il primo mese del 2021 con alcune notizie dai principali media che riportano l'aumento della violenza in tutto il mondo: “Tre notti di violenti scontri hanno scosso i Paesi Bassi dall'introduzione di un coprifuoco sabato 23 gennaio. In Israele, dopo gli scontri iniziali di lunedì 25 gennaio, la violenza è scoppiata di nuovo tra agenti di polizia ed ebrei ultraortodossi che si oppongono alle misure sanitarie. A Tripoli, una grande città nel nord del Libano dove il tasso di povertà è il più alto del paese, giovani manifestanti hanno protestato contro le misure di confinamento che li stanno riducendo alla miseria. In Danimarca, la polizia ha arrestato tre persone sospettate di aver dato fuoco a un manichino con l'immagine del primo ministro. In Spagna, migliaia di persone hanno manifestato nel centro di Madrid contro le misure restrittive del governo per contenere l'epidemia...”

In Francia, il clima sociale si sta seriamente deteriorando: molti francesi - compresi i giovani - non hanno più fiducia nell'autorità politica e nelle norme sanitarie sempre più restrittive.

Le notizie mantengono un clima di paura e di insicurezza. I nostri contemporanei hanno bisogno di incontrare testimoni di Gesù e del suo vangelo in vista del vero rinnovamento della Chiesa e del mondo.

In questo 2 febbraio, eleviamo a Dio una preghiera ardente per la fedeltà e il coraggio delle persone consacrate. L'11 febbraio, chiediamo alla Madonna di Lourdes di essere più vicini e più compassionevoli verso i nostri fratelli malati. Il 17 febbraio, entriamo con coraggio nel tempo di Quaresima, decidendoci per una vera conversione. Il 22 febbraio, festa della Cattedra di San Pietro, preghiamo per Papa Francesco e per tutti i vescovi. Non scoraggiamoci, ma siamo i piccoli strumenti, coraggiosi e fedeli, del Cuore Immacolato di Maria attraverso i quali Dio trionferà sull'orgoglio di Lucifero per stabilire il Regno del Cuore di Gesù, Regno di Amore, Giustizia e Pace.

Preghiera introduttiva

Vieni Santo Spirito… Padre Nostro… Ave Maria… san Giuseppe, san Teofane Venard, santa Claudina, Madre Yvonne-Aimée, santa Veronica, sant’Agata, Marthe Robin, Santa Giuseppina Bakhita, beata Anna-Caterina Emmerich, santi Cirillo e Metodio, san Claudio, santa Bernadetta, santa Giacinta, beata Enrichetta, san Gabriele dell'Addolorata, beato Daniele Brottier, santi Angeli Custodi.

Parola di Dio: Mc 1, 4.14-15

Imitiamo san Giovanni Battista e Gesù!

II - Il taccuino di cordata

1 - Disciplina di vita: coraggioso per il guanto di crine nella dolcezza dell'amore

 Il guanto di crine è una risposta alla richiesta di Gesù in Mt 18,15-20. Amare il proprio fratello è avvertirlo per il suo vero bene. Accogliere con gratitudine un “guanto di crine” è riconoscere che chi l'ha fatto per noi ha avuto il coraggio di avvertirci in verità in vista della nostra vera conversione.

2 - Previsioni

Scegliere un proposito concreto che ci aiuti ogni giorno a perseverare nella nostra volontà di conversione per vivere “conversi ad Dominum” = rivolti al Signore.

3 - Consegna spirituale: Avanti con coraggio per una vera conversione!

a) La chiamata alla conversione nel CCC e nello spirito dei Papi

Il CCC dice che la chiamata di Cristo alla conversione continua a risuonare nella vita dei cristiani (anche dopo la prima conversione dal battesimo). Questa seconda conversione è un compito ininterrotto per tutta la Chiesa, che “racchiude dei peccatori nel proprio seno” e che "perciò è santa e chiamata a purificarsi, e continua costantemente il suo sforzo di penitenza e di rinnovamento” (LG 8). Questo sforzo di conversione non è solo un’opera umana. È il movimento del “cuore contrito” (Sal 51,19), attratto e mosso dalla grazia (Gv 6,44; Gv 12,32), per rispondere all'amore misericordioso di Dio che per primo ci ha amato (1Gv 4,10) (CCC 1428). Per mostrare che la conversione è una grazia, il CCC ricorda la conversione di San Pietro dopo il triplice rinnegamento del suo Maestro: lo sguardo di infinita misericordia di Gesù provoca le lacrime del pentimento (Lc 22,61).

Al n°1430, il CCC dice che la chiamata di Gesù alla conversione e alla penitenza non riguarda prima di tutto opere esterne, “sacco e cenere”, digiuni e mortificazioni, ma la conversione del cuore, la penitenza interiore. Senza di essa, le opere di penitenza rimangono sterili e false, ma la conversione interiore porta all'espressione di questo atteggiamento in segni visibili, gesti e opere di penitenza.

Cos'è la penitenza interiore? Il CCC lo dice al numero 1431: è un riorientamento radicale di tutta la vita, un ritorno, una conversione a Dio con tutto il cuore, una cessazione del peccato, un'avversione al male, con una ripugnanza per le cattive azioni che abbiamo commesso. Allo stesso tempo, comporta il desiderio e la risoluzione di cambiare la nostra vita con la speranza della misericordia di Dio e la fiducia nell'aiuto della sua grazia. Questa conversione del cuore è accompagnata da un salutare dolore e dispiacere che i Padri hanno chiamato afflizione dello spirito, pentimento del cuore.

Benedetto XVI, durante l'udienza del mercoledì della Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani nel 2008, ha dato l'elemento essenziale della conversione: “conversi ad Dominum” = rivolti al Signore. Come potremmo rispondere alla chiamata alla conversione di Gesù e della Chiesa se non fossimo rivolti verso il Signore? Papa Francesco, da parte sua, ci ha invitato, il 21 marzo 2017, a chiedere la grazia della vergogna dei nostri peccati. Andiamo dunque avanti, con determinazione e coraggio, per una vera conversione che ci ottenga la vera gioia di un cuore rivolto al Signore!

b) La chiamata alla conversione nel vangelo

L'evangelista San Marco riassume così l'essenza della prima predicazione di Gesù: “Il tempo è compiuto e il Regno di Dio è vicino: convertitevi e credete al Vangelo” (Mc 1,15). Il verbo greco usato da San Marco è lo stesso in San Matteo: “metanoein” = “cambiare idea, pentirsi con avversione ai propri peccati”. Il verbo greco è tradotto in latino da : “paenitemini” = “fare penitenza”. Il greco e il latino rivelano le due fasi della conversione: pentimento e penitenza. Il fondamento della vera conversione per il Regno, secondo San Marco e San Matteo, è la Fede in Gesù. Credere nel Vangelo è credere in Colui che si identifica con il Vangelo: Gesù. Nella parabola del figliol prodigo (Lc 15,11-31), Nostro Signore dice che questo figliol prodigo, dopo aver speso tutto, tornò su se stesso, cambiò idea e tornò da suo Padre per chiedere perdono. Imitiamolo, cambiamo idea, pentiamoci, facciamo penitenza!

c) La chiamata alla conversione nella prima predicazione di San Pietro

La sera di Pentecoste, San Pietro disse alla fine della sua prima grande predicazione: “Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo per la remissione dei peccati, e allora riceverete il dono dello Spirito Santo” (At 2,14-40). Il Capo degli apostoli, che aveva rinnegato Gesù tre volte cinquanta giorni prima, non ha avuto paura di dire ai suoi ascoltatori: “Voi lo avete crocifisso, lo avete messo a morte per mano degli empi”. La conversione richiesta da Pietro è chiara: devono cambiare idea, pentirsi di aver condannato Gesù a morte e chiedere il battesimo per la remissione dei loro peccati. Questa conversione ha ottenuto il dono dello Spirito Santo a 3000 persone. Preghiamo affinché i ministri ordinati imitino San Pietro e non abbiano paura di chiamare alla conversione!

d) La chiamata alla conversione nella liturgia quaresimale in preparazione alla Pasqua

Meditiamo i testi del Mercoledì delle Ceneri (17 febbraio) per comprendere a fondo il rito dell'imposizione delle ceneri accompagnato da queste parole: “Convertitevi e credete al Vangelo”, “Ricordati che polvere sei e che polvere tornerai”.

e) La tradizione delle missioni parrocchiali e dei ritiri

San Vincenzo de' Paoli fu il grande iniziatore delle “Missioni parrocchiali”. Questo Santo dal cuore grande non era solo il Santo delle opere di carità verso i poveri, ma anche l'apostolo che era sopraffatto dal grande pericolo che minacciava i peccatori impenitenti: la dannazione eterna. Seguendolo, i predicatori delle Missioni Parrocchiali hanno fatto sentire energicamente l'appello alla conversione di San Giovanni Battista, Gesù e San Pietro. Possano i ministri ordinati predicare i Novissimi [le verità sul fine ultimo dell’uomo]!

Gli Esercizi Spirituali di Sant'Ignazio sono anche in vista della conversione. Questo grande santo è un convertito. Attraverso i suoi Esercizi Spirituali, vuole aiutare i suoi fratelli, uomini peccatori, a fare la sua stessa esperienza, e vuole far loro scoprire la malizia del peccato e le sue gravi conseguenze. Non c'è conversione senza una vera avversione al peccato e senza l'energia per staccarsene. Ci si può attaccare a Cristo Signore solo se ci si stacca dal peccato e si rinuncia risolutamente a Satana, alle sue tentazioni e alle sue opere. Nell'Esercizio dei due stendardi, Sant'Ignazio ci invita a fare la scelta di cui ha parlato Papa Francesco nella sua prima omelia: Gesù e la sua croce o il diavolo e la mondanità.

f) Il messaggio di Nostra Signora di Lourdes

La Beata Vergine si è presentata alla piccola Bernadette come l'Immacolata Concezione. Ha ricordato il grande appello del Vangelo: “penitenza, penitenza, penitenza”. Ha chiamato a pregare per la conversione dei peccatori e a venire a bere acqua e a lavarsi. A Lourdes, si è chinata con tenerezza e misericordia sui suoi figli peccatori per invitarli maternamente a non indurire il loro cuore, ma a chiedere perdono dei loro peccati facendo penitenza. I più grandi miracoli di Lourdes sono le numerose conversioni di cuori: possa Nostra Signora di Lourdes ottenere per noi la grazia della conversione.

g) Conversione nella spiritualità della Famiglia Missionaria di Nostra Signora

Nostro Padre e nostra Madre hanno insistito sulla mortificazione del carattere. Per loro, le penitenze quaresimali non riguardavano solo il cibo. Molti digiuni possono essere praticati durante la Quaresima: il digiuno delle proprie piccole comodità, il digiuno di essere gentili e amorevoli con tutti (lo stesso sorriso con tutti), il digiuno della povertà evangelica, il digiuno dell'obbedienza (accessibile a chiunque), il digiuno dell'obbedienza che è meglio di tutti i sacrifici, il digiuno della lotta contro i nostri difetti – soprattutto il nostro orgoglio. Essi, secondo nostro Padre e nostra Madre erano molto più importanti delle penitenze visibili, che potevano alimentare l'orgoglio senza cambiare il cuore.

h) Conversione non in belle parole ma in atti concreti e idee vissute

I nostri Fondatori ripetevano spesso che la conversione non consiste in “belle parole”, che possono essere illusorie, ma in azioni concrete = idee vissute. Nella conclusione del discorso sulla montagna, Gesù disse: “Non chiunque mi dice: ‘Signore, Signore, Signore’, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli” (Mt 7,21). L'Antico Testamento parla delle “due vie” che si presentano a noi (Sal 1; Dt 30,15-20; Pr 4,18-19; 15,24): la via del male o la via del bene. Dio ci invita a scegliere la via del bene, che è la via della felicità e della vita. Ma possiamo scegliere liberamente la via del male che è la via della maledizione. Non diciamo: “Mi convertirò domani, per il momento non posso cambiare”. Un tale ragionamento significherebbe infatti: “Non voglio cambiare”. Gesù ci chiama alla conversione oggi e ci dà la sua grazia per raggiungerla. Nel ritornello del Salmo 94, cantiamo:Oggi non induriamo i nostri cuori ma ascoltiamo la voce del Signore”. Possa l'oggi della nostra conversione non tardare affinché questo ritornello quaresimale sia un'idea vissuta!

i) Partecipiamo ardentemente alla missione primaria della Chiesa: la chiamata alla conversione!

La chiamata alla conversione è rivolta prima di tutto a ciascuno di noi, perché come potremmo chiamare gli altri ad essa se non avessimo deciso di vivere “conversi ad Dominum”? Siamo credibili attraverso la coerenza della nostra vita. Gesù, naturalmente, sa che siamo deboli e peccatori, ma le nostre cadute non sono ostacoli per Lui, né per la nostra santificazione né per la Missione, se ci alziamo subito e abbiamo l'umiltà di chiedere perdono a Dio e ai nostri fratelli. Nostro Signore disse a San Paolo (2 Cor 11): “La mia potenza si manifesta nella debolezza”.

La fiducia nella Misericordia non ci esime dal chiamare il bene “bene” e il male “male”! Non cerchiamo di piacere agli uomini, ma a Dio imitando Gesù, i Profeti, San Giovanni Battista, San Pietro, San Vincenzo de' Paoli, Sant'Ignazio e tutti i Santi.

Vogliamo collaborare con il Cielo per il vero rinnovamento della Francia, dell'Europa e del mondo? Mettiamo in pratica la prima e fondamentale predicazione di Gesù: “Il tempo è compiuto e il Regno di Dio è vicino: convertitevi e credete al Vangelo”. Andiamo avanti con coraggio per una vera conversione in questo mese di febbraio, con ardore e fervore!

4 - Formazione

Lettura continua del Vangelo secondo san Marco.

5 - Azione e missione

- Testimoniamo senza stancarci la sacralità della vita umana, anche se siamo solo un piccolo resto. Non smetteremo di marciare per la vita finché la legge Veil [la legge francese sull’aborto] non sarà abrogata.

- Non lasciamo i nostri fratelli malati soffrire da soli. Viviamo intensamente l'11 febbraio.

6 - Condivisione

Affidiamo alle vostre preghiere la procedura che abbiamo richiesto al tribunale amministrativo di Lione e che avrà luogo questo mercoledì 3 febbraio. Sarà molto difficile vincerla ma, attraverso la preghiera, possiamo ottenere da Dio la ripresa dei lavori del Sito Madonna delle Nevi. Questa lotta non è la nostra lotta, è la lotta di Dio. Le nostre attività apostoliche sono rallentate a causa delle norme sanitarie, non scoraggiamoci, ma offriamo tutto per affrettare il trionfo del Cuore Immacolato di Maria. Sviluppiamo sempre più la devozione dei primi sabati del mese e prepariamoci a valorizzare il mese di San Giuseppe e il primo mercoledì del mese.

Vi assicuro le preghiere e l'affetto di Madre Magdeleine e di tutti i nostri frati e suore e vi benedico affettuosamente, affidando alle vostre preghiere tutte le nostre grandi intenzioni: le vocazioni, la fedeltà allo spirito dei nostri Fondatori e il Sito di Nostra Signora delle Nevi. Ogni sera, i membri della Comunità presentano le vostre intenzioni a Nostra Signora delle Nevi.

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