Dicembre 2024 : Concludiamo l'anno mariano contemplando il "Giglio della Trinità"
Con Nostra Signora di Loreto, di Guadalupe, delle Nevi,
in cammino verso l'Anno Santo 2025
con colei che ci dice, come a San Juan Diego:
“Non sono forse qui, io che sono tua madre?”
I. Prima d'iniziare...
Carissimi amici,
Insieme a voi, vogliamo prepararci nella preghiera e nel ringraziamento alla Grande Festa della Madonna delle Nevi, il 14 o il 21 dicembre 2024. Ci prepareremo ad entrare nel Giubileo dell'Anno Santo 2025. Durante l'Anno Mariano che si sta concludendo, ci siamo rivolti con più fiducia filiale e più intenso amore alla Vergine Maria, Madre di Dio e Madre nostra, Regina della Pace. Ella ci ha permesso di aprire il cuore e la mente a Dio Padre, a Gesù e allo Spirito Santo. Oggi ci invita a non scoraggiarci di fronte all'odio, alla violenza e all'immoralità che continuano a crescere nel mondo. La terza guerra mondiale minaccia, ma se Dio trova un numero sufficiente di veri apostoli, può ancora essere evitata. Vogliamo essere tra quegli apostoli che, secondo le parole di Madre Maria Augusta, possono salvare il mondo dal naufragio!
Il trionfo del Cuore Immacolato è già presente nel cuore degli umili e dei piccoli, non c'è dubbio! Ma non ha ancora raggiunto il suo compimento nella Chiesa e nel mondo. L'Anno Santo della Speranza ci dia coraggio, forza e fiducia. I grandi cardinali polacchi Hlond, Wyszyński e Karol Wojtyla non hanno mai dubitato che la vittoria sarebbe arrivata tramite Maria. Ma tutti e tre sapevano che dovevamo combattere. Hanno combattuto e oggi, in cielo, insieme agli angeli e ai santi, lavorano costantemente per affrettare il trionfo del Cuore Immacolato di Maria. Anche i nostri Fondatori hanno combattuto. Avevano questa ferma convinzione, tratta dalla loro unione con Gesù, che in mezzo a tutto il Male che sta invadendo il mondo e i cuori, si erge dritto, forte, imperativo: l'Amore. È Gesù nei suoi amici fedeli. L'Anno Santo ci permetta di essere amici fedeli di Gesù! Avviamoci fiduciosi verso il Giubileo del 2025!
Preghiera introduttiva
Vieni Santo Spirito… Padre Nostro… Ave Maria… Madonna delle Nevi, San Giuseppe, San Carlo di Gesù, San Francesco Saverio, San Damaso, Sant’Ambrogio, San Juan Diego, Santa Lucia, San Giovanni della Croce, San Giovanni, Santo Stefano, Santi Innocenti, Venerabile Benoîte Rencurel, Santi protettori, Santi Angeli Custodi.
Parola di Dio: Ct 3, 2-4
La Madonna della Neve, Giglio Bianco della Trinità, ci invita a cercare il nostro Beneamato in questo prossimo Anno Santo: Gesù, nostro Signore e Salvatore.
Mi alzerò e farò il giro della città per le strade e per le piazze; voglio cercare l'amore dell'anima mia. L'ho cercato, ma non l'ho trovato. Mi hanno incontrata le guardie che fanno la ronda in città: "Avete visto l'amore dell'anima mia?". Da poco le avevo oltrepassate, quando trovai l'amore dell'anima mia. Lo strinsi forte e non lo lascerò, finché non l'abbia condotto nella casa di mia madre, nella stanza di colei che mi ha concepito.
II. Le rubriche del taccuino di cordata
1) Disciplina
Sviluppiamo le virtù della rettitudine, della purezza, della forza e della determinazione per imitare il Giglio della Purezza, la Vergine Maria. La sua umiltà, la sua fiducia in Dio e la sua fedeltà le hanno permesso di trionfare nel Suo Figlio, mediante lo Spirito Santo, sul serpente della Genesi e sul Drago rosso dell'Apocalisse.
2) Consegna spirituale: Concludiamo l'anno mariano contemplando il “Giglio della Trinità”
– La Vergine Maria, Giglio bianco della Trinità
La Beata Vergine Maria apparve a Santa Gertrude sotto forma di giglio. Santa Gertrude comprese che non era senza ragione che la Beata Madre di Dio era chiamata il giglio bianco della Trinità, poiché conteneva in sé con più pienezza e perfezione di ogni altra creatura le virtù della Santissima Trinità, e non era mai stata macchiata dalla minima macchia di peccato. “La foglia eretta del giglio rappresentava l'onnipotenza di Dio Padre e le due foglie piegate la saggezza e l'amore del Figlio e dello Spirito Santo, ai quali la Beata Vergine è così vicina.”
Concludiamo il nostro anno mariano meditando sulla Vergine Maria, figlia prediletta del Padre, madre immacolata del Figlio, sposa e santuario dello Spirito Santo. Il giglio bianco della Trinità, che pregheremo con i nomi di Nostra Signora di Loreto, Nostra Signora di Guadalupe e Nostra Signora delle Nevi, ci aiuti a ottenere la grazia che potrebbe essere la più importante per noi in questo Anno Santo: essere, con Nostra Signora delle Nevi, piccoli e umili gigli della Trinità.
Con il battesimo, lo Spirito Santo ci ha dato la grazia di diventare figli di Dio in Cristo, partecipando realmente alla sua vita di Figlio e chiamando Dio Padre: “Papà”. Meravigliamoci! Nella sua lettera enciclica Caritas in veritate, Benedetto XVI ha scritto: “Mentre la solitudine è povertà, le relazioni interpersonali sono arricchimento. La religione cristiana è una religione trinitaria e relazionale, lotta contro l'esclusione, crea legami. Maria, che è in relazione con la Trinità, in modo semplice e luminoso, ci conduce in modo del tutto naturale alla dottrina sociale della Chiesa e stimola il progresso autentico e la dinamica del dono”. (Caritas in veritate, § 53, 54, 79)”.
– L'Anno Santo 2025 nel segno della speranza.
Riportiamo alcuni estratti della Bolla di indizione di Papa Francesco. Egli vuole che l'Anno Santo sia nel segno della speranza: 1. “Spes non confundit”, “la speranza non delude” (Rm 5, 5)... “Per tutti, possa essere un momento di incontro vivo e personale con il Signore Gesù, «porta» di salvezza (cfr. Gv 10,7.9); con Lui, che la Chiesa ha la missione di annunciare sempre, ovunque e a tutti quale «nostra speranza» (1Tm 1,1).” 3. La speranza, infatti, nasce dall’amore e si fonda sull’amore che scaturisce dal Cuore di Gesù trafitto sulla croce […]. È infatti lo Spirito Santo, con la sua perenne presenza nel cammino della Chiesa, a irradiare nei credenti la luce della speranza: Egli la tiene accesa come una fiaccola che mai si spegne, per dare sostegno e vigore alla nostra vita. [...] non cede nelle difficoltà: essa si fonda sulla fede ed è nutrita dalla carità, e così permette di andare avanti nella vita.”
Sant’Agostino, dice Papa Francesco, scrive in proposito: «In qualunque genere di vita, non si vive senza queste tre propensioni dell’anima: credere, sperare, amare». Gli uomini di oggi soffrono e possono scoraggiarsi perdendo la speranza, così scrive: “5. […] la vita cristiana sia un cammino, che ha bisogno anche di momenti forti per nutrire e irrobustire la speranza, insostituibile compagna che fa intravedere la meta: l’incontro con il Signore Gesù. […] I pellegrini di speranza non mancheranno di percorrere vie antiche e moderne per vivere intensamente l’esperienza giubilare.
6. L’Anno Santo 2025 si pone in continuità con i precedenti eventi di grazia. Nell’ultimo Giubileo Ordinario si è varcata la soglia dei duemila anni della nascita di Gesù Cristo. In seguito, il 13 marzo 2015, ho indetto un Giubileo Straordinario con lo scopo di manifestare e permettere di incontrare il “Volto della misericordia” di Dio […]
Stabilisco che la Porta Santa della Basilica di San Pietro in Vaticano sia aperta il 24 dicembre del presente anno 2024, dando così inizio al Giubileo Ordinario. La domenica successiva, 29 dicembre 2024, aprirò la Porta Santa della mia cattedrale di San Giovanni in Laterano, che il 9 novembre di quest’anno celebrerà i 1700 anni della dedicazione. A seguire, il 1° gennaio 2025, Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, verrà aperta la Porta Santa della Basilica papale di Santa Maria Maggiore. Infine, domenica 5 gennaio sarà aperta la Porta Santa della Basilica papale di San Paolo fuori le Mura. Queste ultime tre Porte Sante saranno chiuse entro domenica 28 dicembre dello stesso anno. Stabilisco inoltre che domenica 29 dicembre 2024, in tutte le cattedrali e concattedrali, i Vescovi diocesani celebrino la santa Eucaristia come solenne apertura dell’Anno giubilare.”
Sottolineiamo l'intenzione di Papa Francesco: l'Anno Santo sarà un tempo di grazia se ci permetterà di fondare la nostra speranza su Dio Trinità. Imitiamo il giglio bianco della Trinità!
– Le tradizionali opere di carità che dobbiamo compiere in questo Anno di Grazia.
Papa Francesco dà diversi segni di speranza che i cristiani devono offrire: la pace, la trasmissione della vita, un'alleanza sociale per la speranza che sia inclusiva e non ideologica, l'attenzione per i carcerati, i malati e i disabili, i giovani, i migranti, gli anziani, i miliardi di poveri ai quali spesso manca il necessario per vivere. Con la Madonna delle Nevi, Giglio Bianco della Trinità, non stanchiamoci in questo prossimo Anno Santo delle Opere di Misericordia (cfr. CCC n. 2447).
Papa Francesco lancia un grande appello di speranza ai governanti delle nazioni: il Giubileo ci ricorda che i beni della Terra non sono destinati a pochi privilegiati, ma a tutti... Seguendo le orme di San Giovanni Paolo II, chiede che vengano condonati i debiti dei Paesi che non saranno mai in grado di ripagarli…
– Papa Francesco ci invita a celebrare l'importantissimo Concilio di Nicea.
Papa Francesco scrive anche “17. Durante il prossimo Giubileo cadrà una ricorrenza molto significativa per tutti i cristiani. Si compiranno, infatti, 1700 anni dalla celebrazione del primo grande Concilio ecumenico, quello di Nicea. […] Il Concilio di Nicea è una pietra miliare nella storia della Chiesa. […] Al Concilio di Nicea si trattò anche della datazione della Pasqua. [...] Per una provvidenziale circostanza, ciò [celebrare nello stesso giorno l’evento fondante della fede] avverrà proprio nell’Anno 2025. Possa essere questo un appello per tutti i cristiani d’Oriente e d’Occidente a compiere un passo deciso verso l’unità intorno a una data comune per la Pasqua.” Ci rallegriamo per questa richiesta di Papa Francesco. Il Concilio di Nicea, con il suo Credo, è molto importante anche per la nostra fede. Durante un pellegrinaggio a Roma nell'Anno Santo del 1975, il nostro Fondatore fece proclamare ai nostri amici pellegrini il Credo del Popolo di Dio, noto come “Credo di Paolo VI”. Per essere piccoli gigli della Trinità, seguendo le orme del Giglio bianco della Trinità, la Vergine Maria, dobbiamo essere fedeli alla Fede!
– Papa Francesco ci invita a sviluppare le tre virtù teologali.
18. “La speranza, insieme alla fede e alla carità, forma il trittico delle “virtù teologali” che esprimono l'essenza della vita cristiana, sottolinea Papa Francesco... dobbiamo “abbondare nella speranza” perché la fede sia gioiosa, la carità entusiasta...”
La Madonna delle Nevi, il giglio bianco della Trinità, non può che ricordarci il grande appello lanciato da San Giovanni Paolo II durante il Grande Giubileo del 2000: “Non abbiate paura di essere santi!”. Senza sviluppare le virtù teologali, non possiamo essere santi! Cerchiamo la santità!
– Papa Francesco ci ricorda che siamo stati creati per la vita eterna.
Papa Francesco scrive: 19. “«Credo la vita eterna»: la speranza cristiana trova in queste parole un cardine fondamentale. Essa, infatti, «è la virtù teologale per la quale desideriamo […] la vita eterna come nostra felicità». Il Concilio Ecumenico Vaticano II afferma: «Se manca la base religiosa e la speranza della vita eterna, la dignità umana viene lesa in maniera assai grave, come si constata spesso al giorno d’oggi, e gli enigmi della vita e della morte, della colpa e del dolore rimangono senza soluzione, tanto che non di rado gli uomini sprofondano nella disperazione». […] 20. Gesù morto e risorto è il cuore della nostra fede. […] La testimonianza più convincente di tale speranza ci viene offerta dai martiri […] è mio vivo desiderio che non manchi una celebrazione ecumenica in modo da rendere evidente la ricchezza della testimonianza di questi martiri.” Il Giglio bianco della Trinità ci aiuterà ad approfondire la nostra comprensione della vita eterna, “la piena comunione con Dio, nella contemplazione e nella partecipazione al suo amore infinito”.
– Non abbiamo paura di ricordare, con Papa Francesco, i novissimi e le indulgenze.
Cfr. 22. Il giudizio di Dio, sia alla fine della nostra esistenza che alla fine dei tempi. 23. Indulgenza, Sacramento della Penitenza, Purgatorio. Il Giglio della Trinità non può che esortarci ad aprire il cuore alla Divina Misericordia per ottenere l'indulgenza dell'Anno Santo!
– Papa Francesco ci invita a confidare nella Madre di Dio, nostra Madre.
“24. La speranza trova nella Madre di Dio la più alta testimone. Attraverso il giovane Juan Diego la Madre di Dio faceva giungere un rivoluzionario messaggio di speranza che anche oggi ripete a tutti i pellegrini e ai fedeli: «Non sto forse qui io, che sono tua madre?».” Conserviamo nel nostro cuore e nella nostra memoria le parole così spesso ricordate da San Giovanni Paolo II: “Totus tuus”! Il nostro Anno Mariano ci ha preparato a vivere l'Anno Santo con la Vergine Maria.
– Mettiamoci in cammino con il Giglio della Trinità, la Madonna della Neve, verso l'Anno Santo!
25. Così conclude Papa Francesco: “[Nella speranza] abbiamo come un’àncora sicura e salda per la nostra vita... (Eb 6,18-20). È un invito forte a non perdere mai la speranza che ci è stata donata, a tenerla stretta trovando rifugio in Dio. L’immagine dell’àncora è suggestiva per comprendere la stabilità e la sicurezza che, in mezzo alle acque agitate della vita, possediamo se ci affidiamo al Signore Gesù. Le tempeste non potranno mai avere la meglio, perché siamo ancorati alla speranza della grazia, capace di farci vivere in Cristo superando il peccato, la paura e la morte. Questa speranza, ben più grande delle soddisfazioni di ogni giorno e dei miglioramenti delle condizioni di vita, ci trasporta al di là delle prove e ci esorta a camminare senza perdere di vista la grandezza della meta alla quale siamo chiamati, il Cielo. Il prossimo Giubileo, dunque, sarà un Anno Santo caratterizzato dalla speranza che non tramonta, quella in Dio. […] La testimonianza credente possa essere nel mondo lievito di genuina speranza, annuncio di cieli nuovi e terra nuova (cfr. 2Pt 3,13).”
3) Liturgia
8 dicembre: festa dell’Immacolata Concezione; 14, 21 dicembre: festa della Madonna delle Nevi a Saint-Pierre-de-Colombier; 17-25 dicembre: novena liturgica in preparazione al Natale. Notte di natale: aprtura dell'Anno santo; 26-31 dicembre: esercizi spirituali di cinque giorni per tutti a Saint-Pierre. 31 dicembre: grande notte di preghiera in spirito di riparazione e di azione di grazie in diversi nostri Focolari.
4) Formazione
Se potete, studiate l'importanza del Concilio di Nicea e la crisi dell'arianesimo.
5) Missione
Aiutiamo i nostri amici e contemporanei a prepararsi all'Anno Santo.
6) Condivisione
Continuiamo a portare nella preghiera Sito di Notre-Dame des Neiges senza stancarci. Grazie di pregare e di offrire con noi per tutti i pellegrini che Gesù aspetta a St-Pierre per celebrare Nostra Signora delle Nevi.
La Madonna delle Nevi, giglio bianco della Trinità, ci guidi nella fedeltà in questi tempi gravi. Vi auguriamo un Santo Avvento e un Buon Natale. Preghiamo per tutte le vostre intenzioni e vi ringraziamo per le vostre preghiere e la vostra generosità. Vi benedico affettuosamente e vi assicuro le preghiere e l'affetto di Madre Hélène e dei nostri frati e suore.