In Altum

Madonna delle Nevi, plasma il nostro cuore a immagine del tuo.

Padre Marie-Etienne Vayssière (1864-1940) (1/2)

Pubblicato nella sezione (In Altum n° 177)

 

 

«Dopo la mia morte, non troverete nulla», diceva sorridendo dal suo letto d'ospedale. In realtà, a sua insaputa, si era rivelato con trasparente semplicità in tutta la sua corrispondenza che, dal 1904 al 1940, sarebbe stata per lui un mezzo privilegiato di apostolato. Missione ben diversa da quella che aveva sognato, certo, ma sicuramente più feconda nei disegni di Dio. Missione che ha portato avanti nonostante una salute continuamente cagionevole, una psiche fragile, unite al senso acuto dei propri limiti e delle proprie mancanze. Per scoprire la profondità spirituale di padre Vayssière, occorre prima ricordare brevemente come il Signore lo abbia preparato a questo.

Toussaint Vayssière nacque nel 1864 a Saint-Céré, nel Lot, da una famiglia modesta: suo padre era falegname e sua madre gestiva un piccolo negozio. Prima dei cinque anni aveva già perso la madre e una delle sue sorelle; poco dopo perse anche il padre e la seconda sorella. Di tutta la sua famiglia gli rimase solo una zia, alla quale fu affidato. È un ragazzo dalla sensibilità delicata e vulnerabile, un po' vanitoso, ardente e impetuoso.

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A dieci anni sentì la chiamata al sacerdozio. Durante gli studi al seminario di Cahors, si fa notare per le sue doti intellettuali e... per i suoi scatti d'ira! Al santuario di Rocamadour nasce la sua vocazione domenicana. Nel 1887 entra nel noviziato di Tolosa e da allora si chiama fra Marie-Étienne. Nel 1891 emette i voti perpetui e riceve l'ordinazione sacerdotale. Il suo grande desiderio è quello di diventare predicatore, ma non sarà mai in grado di predicare. Infatti, pochi mesi prima del suo impegno definitivo, fu colpito da anemia cerebrale: non potrà mai più compiere uno sforzo intellettuale superiore ai venti minuti.

« Dio lo mette di fronte a una scelta: l'assoluto o la mediocrità. Lui sceglie l'assoluto. »

Distaccato bruscamente da tutto ciò che credeva di aver compreso proprio nel momento di arrivare alla meta, è per lui il momento della verità: ha seguito la chiamata di Dio per predicare? O semplicemente per seguirLo sulla strada dove Lui vuole condurlo? Non senza tremare e senza tentennare, Padre Marie-Étienne capisce che deve mettersi esclusivamente alla sequela di Cristo. Dopo alcuni anni a Biarritz, nel 1900, viene nominato guardiano della Grotta della Sainte-Baume. Un giorno, sentendo il peso della solitudine, lasciò il suo nido d'aquila e si addentrò nel bosco per concedersi un momento di svago con i contadini. E lì ricevette una illuminazione sfolgorante: «Cosa vai a fare laggiù? A distrarti? Non ci andrai!» Si rende conto che Dio lo pone di fronte a una scelta: l'assoluto o la mediocrità. Sceglie l'assoluto e, come a confermarlo, una volta raggiunte le alture del Saint-Pilon, riceve come una nuova effusione dello Spirito Santo.

L'autenticità della sua vita spirituale non può più sfuggire ai pellegrini della Sainte-Baume. Ascolta, consiglia. A più di uno fa scoprire la volontà di Dio. Il mese prossimo attraverso alcune perle dalla sua corrispondenza, scopriremo la magnifica ascesa della sua anima.

Continua nel prossimo numero...

Crediti fotografici : © Archives provinciales de Toulouse

 

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