Omelia di Papa Leone XIV
Canonizzazione di san Carlo Acutis e san Pier Giogio Frassati
[…] oggi guardiamo a San Pier Giorgio Frassati e a San Carlo Acutis: un giovane dell’inizio del Novecento e un adolescente dei nostri giorni, tutti e due innamorati di Gesù e pronti a donare tutto per Lui.
Pier Giorgio ha incontrato il Signore attraverso la scuola e i gruppi ecclesiali [...] e lo ha testimoniato con la sua gioia di vivere e di essere cristiano nella preghiera, nell’amicizia, nella carità. Al punto che, a forza di vederlo girare per le strade di Torino con carretti pieni di aiuti per i poveri, gli amici lo avevano ribattezzato “Frassati Impresa Trasporti”! Anche oggi, la vita di Pier Giorgio rappresenta una luce per la spiritualità laicale. Per lui la fede non è stata una devozione privata: spinto dalla forza del Vangelo e dall’appartenenza alle associazioni ecclesiali, si è impegnato generosamente nella società, ha dato il suo contributo alla vita politica, si è speso con ardore al servizio dei poveri.
Carlo, da parte sua, ha incontrato Gesù in famiglia, grazie ai suoi genitori, Andrea e Antonia […] e poi a scuola, anche lui, e soprattutto nei Sacramenti, celebrati nella comunità parrocchiale. È cresciuto, così, integrando naturalmente nelle sue giornate di bambino e di ragazzo preghiera, sport, studio e carità.
Entrambi, Pier Giorgio e Carlo, hanno coltivato l’amore per Dio e per i fratelli attraverso mezzi semplici, alla portata di tutti: la santa Messa quotidiana, la preghiera, specialmente l’Adorazione eucaristica. Carlo diceva:
« Davanti al sole ci si abbronza. Davanti all’Eucaristia si diventa santi ! »,
e ancora :
« La tristezza è lo sguardo rivolto verso sé stessi, la felicità è lo sguardo rivolto verso Dio. La conversione non è altro che spostare lo sguardo dal basso verso l’Alto, basta un semplice movimento degli occhi ».
Un’altra cosa essenziale per loro era la Confessione frequente. Carlo ha scritto:
« L’unica cosa che dobbiamo temere veramente è il peccato »;
e si meravigliava perché – sono sempre parole sue –
« gli uomini si preoccupano tanto della bellezza del proprio corpo e non si preoccupano della bellezza della propria anima ».
Tutti e due, infine, avevano una grande devozione per i Santi e per la Vergine Maria, e praticavano generosamente la carità. Pier Giorgio diceva: «Intorno ai poveri e agli ammalati io vedo una luce che noi non abbiamo». Chiamava la carità « il fondamento della nostra religione » [...]
"I santi Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis sono un invito rivolto a tutti noi, soprattutto ai giovani, a non sciupare la vita, ma a orientarla verso l’alto e a farne un capolavoro."
Perfino quando la malattia li ha colpiti e ha stroncato le loro giovani vite, nemmeno questo li ha fermati e ha impedito loro di amare, di offrirsi a Dio, di benedirlo e di pregarlo per sé e per tutti. Un giorno Pier Giorgio disse:
« Il giorno della morte sarà il più bel giorno della mia vita » ;
e sull’ultima foto, che lo ritrae mentre scala una montagna della Val di Lanzo, col volto rivolto alla meta, aveva scritto:
« Verso l’alto ».
Del resto, ancora più giovane, Carlo amava dire che il Cielo ci aspetta da sempre, e che amare il domani è dare oggi il meglio del nostro frutto. Carissimi, i santi Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis sono un invito rivolto a tutti noi, soprattutto ai giovani, a non sciupare la vita, ma a orientarla verso l’alto e a farne un capolavoro. Ci incoraggiano con le loro parole: “ Non io, ma Dio ”, diceva Carlo. E Pier Giorgio: “ Se avrai Dio per centro di ogni tua azione, allora arriverai fino alla fine ”.
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La frase :
« Quanto sono felici e benedetti coloro che amano il Signore e fanno ciò che Egli stesso dice nel Vangelo. »
San Francesco d'Assisi
Crediti fotografici : © Mazur/cbcew.org.uk - Flickr