Profanazioni sempre più frequenti in Francia
Profanazioni e sacrilegi sono in aumento in Francia, in uno sconcertante silenzio mediatico.
Solo nel mese di agosto:
- nella chiesa di Saint-André a Sauveterre-de-Béarn (64, a fronte) [N.d.T. i numeri sono relativi al dipartimento in cui si trova la città in oggetto], il tabernacolo è stato scassinato, il ciborio e la lunetta sono stati portati via con un'ostia consacrata;
- nella chiesa di Oraàs (64), sono stati rubati un calice, una patena e una croce;
- la chiesa di Saint-Pierre ad Aulnay-de-Saintonge (17), appena restaurata, è stata forzata;
- nell'Aisne (02), tre chiese sono state svaligiate in un fine settimana;
- a Vexin-sur-Epte (27), dei giovani delinquenti hanno rotto una vetrata per entrare in chiesa e incendiare l'altare;
- a Clermont-Ferrand (63), la chiesa di Notre-Dame de Neyrat è stata a lungo utilizzata come nascondiglio per i trafficanti di droga;
- a Badefols-d'Ans (24), la porta della sacrestia della chiesa del XII secolo è stata trovata forzata, la cassetta delle offerte vuota, delle scritte lasciate sui muri...
e questa triste litania si allunga ogni giorno. Non abbiamo il diritto di abituarci a queste offese fatte direttamente o indirettamente a Nostro Signore, perché « Quando si attacca l'Eucaristia, è il cuore stesso della fede cristiana che è ferito » (Card. Sarah).
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