I monaci del Monte Sinai non sono più a casa loro... a casa loro
Alla fine di maggio, il tribunale di Ismailia ha dichiarato lo Stato egiziano proprietario del monastero di Santa Caterina, sul Sinai. Secondo la tradizione, questo monastero si trova proprio nel luogo in cui Dio si manifestò a Mosè nel roveto ardente. La vita monastica vi prosegue ininterrottamente dal VI secolo, rendendolo il più antico monastero abitato al mondo. I venti monaci greco-ortodossi che vivono lì, nel cuore del deserto, sono preoccupati per questa decisione di espropriazione presa a loro insaputa, anche se il governo egiziano assicura che la loro presenza non è in discussione e che il carattere spirituale del sito sarà rispettato. Il futuro lo dirà. La decisione sarebbe motivata dalla protezione del patrimonio culturale del monastero e dei suoi dintorni. È sufficiente questo per giustificare il furto di un bene religioso?
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