In Altum

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Per vivere pienamente l’anno del Giubileo 2025

Pubblicato nella sezione (In Altum n° 168)

Gennaio : La Bolla di indizione del Giubileo

« La speranza non delude » (Rm 5,5). Riprendendo queste parole dell'Apostolo, il Papa ha voluto che la speranza fosse il messaggio centrale del Giubileo. Di quale speranza si tratta ? (n. 20, 25) 

San Paolo enuncia così il nucleo della nostra speranza : Cristo è morto, è stato sepolto, è risorto, è apparso (cfr 1 Cor 15,3-5). Al di là di tutto ciò che possiamo concepire, la felicità alla quale ci apre la speranza in Cristo è il Cielo.

Il Giubileo del 2025 segnerà il 1700° anniversario del Concilio di Nicea. Cosa può portare questo alla Chiesa ? (n. 17)

Questo Concilio ha permesso di mantenere la Chiesa nell'unità della fede, minacciata dalla negazione della divinità di Gesù. Per la grazia dello Spirito, i vescovi si sono tutti riconosciuti nel Credo dove proclamiamo che Gesù è consustanziale al Padre. Questo Concilio è un invito a ricercare l'unità di tutti i cristiani nella stessa professione di fede.

Il Papa esprime l'auspicio che il Giubileo contribuisca a trovare una data di Pasqua comune a tutti i cristiani. Perché questo desiderio in occasione del Giubileo ? (n. 17)

Ciò nasce dal fatto che il Concilio di Nicea ha discusso anche della data della Pasqua. L'Oriente e l'Occidente non hanno lo stesso modo di calcolare questa data; avremo però la stessa data nel 2025. Ciò costituisce un invito a concordare una data solitamente comune. Questo sarebbe un grande passo verso la piena unità tra le Chiese d'Oriente e d'Occidente.

Il Papa esprime il vivo desiderio che durante il Giubileo ci sia una celebrazione ecumenica dei martiri. Cosa può portare questo alla Chiesa ? (n. 20)

I martiri appartengono a diverse confessioni cristiane. Esprimono l’ecumenismo del sangue e sono semi di unità dei cristiani.

Il Papa auspica che il Giubileo sia un tempo di grazia per tutti. Quali punti di attenzione evidenzia ?

I giovani (n. 12) : Sono spesso segnati da gravi disillusioni e possono essere senza speranza. È dunque con rinnovata passione che dobbiamo prenderci cura dei giovani, che sono la speranza della Chiesa e del mondo!

Gli sposi e il dono della vita (n. 9) : La mancanza di speranza appare nella perdita del desiderio di trasmettere la vita, in un momento in cui diversi Paesi sperimentano un preoccupante calo della natalità. L’apertura alla vita è una missione che il Signore affida agli sposi. È urgente che, oltre all’impegno legislativo degli Stati, abbiano il sostegno convinto delle comunità credenti.

Gli anziani (n. 14) : Valorizziamo la sapienza di cui sono portatori. Incoraggiamo i nonni nella trasmissione della fede e della saggezza ai più giovani.

Gli ammalati (n. 11) : Portiamo sollievo e affetto ai malati e ai disabili. Prendersi cura di loro è un inno alla dignità umana.

I detenuti (n. 10) : Promuoviamo la remissione della pena unita a programmi di reinserimento con un concreto impegno nell’osservanza delle leggi.

I poveri, i migranti (n. 8, 13, 15, 16) : Tutti si preoccupino di prendersi cura dei poveri; possono essere i nostri vicini di casa. Possano le risorse finanziarie destinate alla guerra essere utilizzate per lo sviluppo, in modo che i più poveri non debbano lasciare i loro paesi.

Come il Papa presenta l'indulgenza ? (n. 5, 22, 23, 25)

Innanzitutto c’è la realtà del peccato : ogni peccato porta a un attaccamento malsano alle creature, che ha bisogno di purificazione, sia quaggiù, sia dopo la morte, nel purgatorio.

La purificazione si realizza innanzitutto attraverso il Sacramento della Penitenza, che è il punto di partenza insostituibile di una vera conversione. È lì che, attraverso il ministero del sacerdote, Cristo perdona ogni peccatore pentito. È necessario fare in modo che il sacramento sia accessibile in forma individuale.

Il giudizio di Dio : non si può pensare che il male compiuto rimanga nascosto, esso ha bisogno di essere purificato prima del Paradiso. Da qui la necessità di pregare per i defunti. A loro è destinata in modo speciale l'Indulgenza Giubilare.

In che modo Maria è Madre della Speranza in questo Giubileo? (n. 24)

La speranza trova nella Madre di Dio la più alta testimone: ai piedi della croce, Ella ripete il suo “sì”, senza perdere la speranza e diventa nostra Madre. In questo Anno Giubilare, i santuari mariani devono essere luoghi in cui Maria ispira la speranza.

 

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