In Altum

Madonna delle Nevi, plasma il nostro cuore a immagine del tuo.

Apertura della Porta Santa

Pubblicato nella sezione (In Altum n° 168)

Omelia di San Giovanni Paolo II, il 1° gennaio dell’Anno Santo 2000

« In questo giorno così significativo, ho avuto la gioia di aprire la Porta Santa in questa veneranda Basilica Liberiana [Santa Maria Maggiore], la prima in Occidente dedicata alla Vergine Madre di Cristo. Ad una settimana dal solenne rito svoltosi nella Basilica di San Pietro, oggi è come se le comunità ecclesiali d'ogni Nazione e Continente si raccogliessero idealmente qui, sotto lo sguardo della Madre, per varcare la soglia della Porta Santa che è Cristo.

E', in effetti, a Lei, Madre di Cristo e della Chiesa, che vogliamo affidare l'Anno Santo appena iniziato, perché protegga ed incoraggi il cammino di quanti si fanno pellegrini in questo tempo di grazia e di misericordia (…) La Liturgia dell'odierna solennità ha un carattere profondamente mariano, anche se nei testi biblici ciò si manifesta in modo piuttosto sobrio.

Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore " (Lc 2,19)

Il brano dell'evangelista Luca quasi riassume quanto abbiamo ascoltato nella notte di Natale. (…) "Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore" (2,19). Vale la pena di soffermarsi su questa frase che esprime un aspetto mirabile della maternità di Maria. L'intero anno liturgico, in un certo senso, cammina sulle orme di questa maternità, a cominciare dalla festa dell'Annunciazione, il 25 marzo, esattamente nove mesi prima del Natale. Il giorno dell'Annunciazione, Maria udì le parole dell'angelo e rispose : "Avvenga di me quello che hai detto".

Maria concepì per opera dello Spirito Santo. Come ogni madre, portò in grembo quel Figlio, di cui soltanto Lei sapeva che era il Figlio unigenito di Dio. Lo diede alla luce nella notte di Betlemme.

Ebbe inizio così la vita terrena del Figlio di Dio e la sua missione di salvezza nella storia del mondo. (…) Come meravigliarsi che la Madre di Dio ricordasse tutto questo in modo singolare ed anzi unico ?

Ogni madre possiede una simile consapevolezza dell'inizio di una nuova vita in lei. La storia di ogni uomo è scritta innanzitutto nel cuore della propria madre. Non stupisce che la stessa cosa si sia verificata per la vicenda terrena del Figlio di Dio.

Quest'oggi, primo giorno dell'anno nuovo, alla soglia di un nuovo anno di questo nuovo millennio, la Chiesa si richiama a quest'interiore esperienza della Madre di Dio. Lo fa non soltanto ripensando agli eventi di Betlemme, di Nazareth e di Gerusalemme, alle varie tappe cioè dell'esistenza terrena del Redentore, ma anche considerando tutto ciò che la sua vita, la sua morte e la sua risurrezione hanno suscitato nella storia dell'uomo. Maria fu presente con gli Apostoli il giorno della Pentecoste; partecipò direttamente alla nascita della Chiesa. Da allora la sua maternità accompagna la storia dell'umanità redenta, il cammino della grande famiglia umana, destinataria dell'opera della Redenzione.

All'inizio dell'Anno 2000, mentre avanziamo nel tempo giubilare, confidiamo in questo tuo "ricordo" materno, o Maria! Ci poniamo su questo singolare percorso della storia della salvezza, che si mantiene vivo nel tuo cuore di Madre di Dio. Affidiamo a Te i giorni del nuovo anno, il futuro della Chiesa, il futuro dell'umanità, il futuro dell'universo intero.

Maria, Madre di Dio, Regina della Pace, veglia su di noi. Maria, Salus Popoli Romani, prega per noi. Amen! »

 

Crediti fotografici :

© Centro Televisivo Vaticano, CC BY 3.0, Wikimedia Commons

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