Per restare fedeli a Gesù dobbiamo fuggire il mondo ?

Lo spirito del mondo genera bramosia, sopraffazione, egoismo e orgoglio. Molti impegni però ci tengono in mezzo a questo mondo; la grazia dell'eremitaggio è concessa solo a pochi! Quando san Giovanni ci comanda di non essere del mondo (1 Gv 2,15), ci mette in guardia soprattutto dal comprometterci con lo spirito del mondo. Gesù vuole discepoli zelanti nel mondo, ma che non siano del mondo; si aspetta che apparteniamo solo a lui. Non si tratta di essere passivi, ma di partecipare attivamente al Regno di Gesù nel mondo, portando il mondo a Gesù.

Nel mondo ci attendono persecuzioni. Non tutte assumono la forma di una effusione di sangue, anche se il martirio è ancora oggi una realtà per molti cristiani. Ma nelle prove guardiamo a Gesù crocifisso che ci darà la forza di vivere tutto per amore suo. Contempliamo le sue ferite, che sono come fiori sbocciati dal dolore della sua obbedienza.

A volte, le prove non vengono dall’esterno ma dall’interno; come affrontarle ?

L'assalto delle passioni, del dubbio, del disprezzo... tutte queste tentazioni possono destabilizzarci. Il nemico cerca di toglierci la pace interiore… ma la pace non è assenza di lotta! Coraggio! La Beata Vergine è lì e vigila. Questi movimenti interiori, di cui non siamo responsabili o che non abbiamo cercato, possono turbarci; e a volte vorremmo esserne liberati. Questo desiderio è legittimo, è naturale. Il Cuore materno di Maria lo comprende profondamente; era presente ai piedi della Croce in un silenzio d'amore.

Quando la croce si presenta alla porta del nostro cuore – e le prove interiori possono essere croci molto pesanti – offriamo questo silenzio d’amore. Queste purificazioni, vissute con Gesù e Maria, ci distaccano da ciò che ci piace affinché sentiamo solo secondo il Cuore di Gesù. Crediamo fermamente che Gesù ci ama e che ci ama sulla Croce.

La consacrazione al Cuore Immacol​​​​​​​ato può aiutarci a fare questo dono generoso ?

Sì ! Dire sì a Maria con tutto il cuore è consacrarsi a Lei. Gesù e Maria hanno bisogno di collaboratori. Non che a Dio manchi qualcosa, ma Dio stesso vuole la nostra collaborazione. Dio si china sui piccoli e i poveri perché l'umiltà crea disponibilità. L’umiltà è la virtù che più piace a Dio, tanto che il Padre ha nascosto i suoi misteri ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate solo agli umili (Mt 11,25). È attraverso la superbia e l'orgoglio che Satana inganna molti cristiani; a questi attacchi dell’inferno opponiamo l’umiltà che Dio non mancherà di concederci se gliela chiediamo con cuore sincero.

La Vergine Maria era consapevole dalla sua piccolezza; ha ricevuto tutto da Dio. Poiché ha riconosciuto di non aver avuto alcuna parte nelle ricchezze di cui era stata colmata, Dio ha dato fecondità alla sua umiltà, per generare Gesù e dare la vita a tutti gli uomini ai piedi della Croce.

Siamo disponibili nelle mani di Maria, che vuole preparare i suoi figli affinché Gesù possa offrirli al Padre come segno di riparazione e di espiazione. Il suo Cuore immacolato è un cuore di mamma, un vero cuore che batte nel suo corpo glorificato e desidera averci con sé nell'Eternità di Dio.

Con quale spirito dovrebbe essere fatta questa consacrazione ?​​​​​​​

La Vergine Maria si aspetta che diventiamo piccoli bambini. Cosa fanno i bambini di fronte ad un pericolo imminente? Si rannicchiano tra le braccia della loro madre, senza chiedersi come li proteggerà. Le prove possono essere lunghe e talvolta non offrire una via d'uscita possibile umanamente. La fiducia è il tempo di Maria. Confidiamo in questa Madre amorevole; più avremo fiducia in lei, più la sua predilezione per i suoi figli sarà chiara, forte ed evidente.