Terra Santa
Il 7 ottobre Hamas, al potere nella Striscia di Gaza, ha attaccato violentemente Israele, causando più di 1.400 morti e prendendo in ostaggio quasi 300 persone. Anche la risposta militare di Israele, che ha bombardato le postazioni dei militanti islamisti, ha avuto l'effetto di provocare un disastro umanitario, con circa 8.000 morti e 1,5 milioni di sfollati. Questi eventi violenti hanno colpito anche i cristiani che vivono in Israele e a Gaza.
In una lettera profonda e coraggiosa pubblicata il 26, il cardinale Pizzaballa (foto), patriarca latino di Gerusalemme, invita i fedeli e tutti gli uomini di buona volontà a trovare la luce rivolgendosi alla croce di Cristo:
« È sulla croce che Gesù ha vinto. Non con le armi, non con il potere politico, non con grandi mezzi, né imponendosi. La pace di cui parla non ha nulla a che fare con la vittoria sull’altro. Ha vinto il mondo, amandolo. »
Spetta ai cristiani vivere secondo questa nuova logica dell'amore, che richiede coraggio:
« Avere il coraggio dell’amore e della pace qui, oggi, significa non permettere che odio, vendetta, rabbia e dolore occupino tutto lo spazio del nostro cuore, dei nostri discorsi, del nostro pensare. Significa impegnarsi personalmente per la giustizia, essere capaci di affermare e denunciare la verità dolorosa delle ingiustizie e del male che ci circonda, senza però che questo inquini le nostre relazioni. […] Ci vuole coraggio per essere capaci di chiedere giustizia senza spargere odio. Ci vuole coraggio per domandare misericordia, rifiutare l'oppressione, promuovere uguaglianza senza pretendere l’uniformità, mantenendosi liberi. » Possa questa lettera coraggiosa aiutare i cristiani ad essere autentici artigiani di pace, attraverso la loro preghiera, la loro azione e la loro sofferenza uniti alla croce di Gesù, il principe della pace.
Crediti fotografici : © Mazur/cbcew.org.uk, Flickr