"Studenti che rispettate la vita umana e voi medici che non uccidete i vostri pazienti, non abbiate paura. Certamente le vostre idee saranno contestate, e sarete esclusi da commissioni e incarichi [...]. Ma non abbiate paura, siete dalla parte della verità". Queste parole del professor Lejeune sono risuonate lo scorso fine settimana nel cuore di molti giovani, medici, coppie, infermieri, professori... ansiosi di conoscere la verità sulla dignità umana in materia di sessualità e procreazione, secondo il disegno di Dio.

Il 19 e 20 maggio si è tenuto a Roma un importante congresso sull'enciclica Humanae Vitae di San Paolo VI. Quasi quattrocento partecipanti, tra cui diversi membri della nostra comunità e molti giovani di vari Paesi, desiderosi di comprendere e vivere questa enciclica, hanno preso parte a questo coraggioso progetto, organizzato dalla Cattedra di Bioetica della Fondation Jérôme Lejeune.

Sì, Humanae Vitae è un'enciclica coraggiosa e profetica, sempre più attuale. Scritta nel pieno della rivoluzione sessuale (maggio 68), lanciava un grido di guerra contro la "liberazione sessuale", che propugnava una libertà senza vincoli ma priva di qualsiasi legame con la natura umana, una sessualità distaccata dalla trasmissione della vita. Paolo VI profetizzò che, riducendo il corpo a oggetto, questa cosiddetta liberazione avrebbe degradato l'uomo, che, quando non agisce più secondo la legge naturale, snatura la sua vera libertà. Per comprendere meglio l'alta visione dell'uomo che questo santo Papa ha proposto nell'Humanae vitae, potete ascoltare le conferenze al link: https://www.congreshumanaevitae.org/it/ritorno-al-congresso-humanae-vitae/.