Ottobre 2025 : impariamo a dire : “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”

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Cari amici, cari giovani amici,

I. Prima d'iniziare...

Il 29 settembre, nel nostro Foyer di Lione, abbiamo reso grazie a Dio per la nascita del ramo maschile della Famiglia Domini, avvenuta il 29 settembre 1975. Frère Jean-Marie è stato il primo fratello del nostro ramo maschile e il Foyer di Lione ha voluto ringraziarlo alla presenza di numerosi amici di Lione.

Vogliamo incentrare la nostra consegna de cordata di questo mese del rosario dell’Anno Santo sul perdono che “disarma” gli aggressori. Allo State Farm Stadium di Glendale, in Arizona, lo scorso 21 settembre, alla presenza di 73.000 persone, Erika Kirk ha reso omaggio a suo marito Charlie per l’opera che ha compiuto per allontanare i giovani dalla via della violenza:

“Mio marito, Charlie, voleva salvare i giovani, proprio come quello che gli ha tolto la vita. Oh, quel giovane. Sulla croce, il nostro Salvatore ha detto: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno”. A quell’uomo, a quel giovane, io perdono. Lo perdono perché è ciò che Cristo ha fatto nella sua vita. È ciò che Charlie avrebbe fatto. La risposta all’odio non è l’odio. La risposta che conosciamo nel Vangelo è l’amore, e sempre l’amore. L’amore per i nostri nemici e l’amore per coloro che ci perseguitano.”

Quale coraggio, quale testimonianza degna dei primi martiri cristiani! In questo mese del rosario, con Nostra Signora del Rosario, impariamo da Gesù a dire a nostra volta: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno!”. E rispondiamo all’appello del Santo Padre di recitare ogni giorno il rosario per la pace.

Preghiera introduttiva

Nostra Signora delle Nevi, Santa Teresa di Gesù Bambino, Venerabile Délhia, Sr Marie-Clémentine, San Francesco d’Assisi, Santa Faustina, San Giovanni Enrico Newmann, San Bruno, San Denis, Venerabile Pio XII, San Carlo Acutis, San Giovanni XXIII, Santa Teresa d’Avila, Santa Margherita Maria, San Luca, Santa Bertilla, Sant’Orsola e Santa Laetitia, San Giovanni Paolo II, Beata Clotilde, Santi Simone e Giuda, Beata Chiara Luce Badano, Santi Angeli Custodi.

Fioretto

Recitiamo il rosario e chiediamo alla Madonna del Rosario la grazia di amare come Gesù.

Parola di Dio: Lc 6,27-35

Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano!

A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l'altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da' a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro. E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell'Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.

II. Le rubriche del taccuino di cordata

1) Disciplina

Organizzazione di una vita pacata, riflessiva, che genera pace nel cuore e pace familiare o comunitaria.

2) Previsione

Prepariamoci alla festa della Madonna del Rosario (7 ottobre) e di San Giovanni Paolo II (22 ottobre), che ha ripetuto più volte: “Il rosario è la mia preghiera preferita”. Con i santi di questo mese di ottobre, siamo zelanti per la missione della Chiesa, missione di amore, perdono e pace nella verità e nella giustizia.

3) Consegna spirituale

“Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”

a) Gesù, il primo e perfetto Testimone e fonte del coraggio di perdonare i nemici

Nostro Signore non avrebbe potuto chiederci di perdonare i nostri nemici se prima non avesse perdonato coloro che Lo hanno ingiustamente condannato a morire sulla croce come un malfattore. Non stanchiamoci di contemplare Gesù nella Sua Passione attraverso i misteri dolorosi e la Via Crucis.

b) La Vergine Maria ha invitato all’amore e al perdono a Kibeho (Ruanda)

La veggente Nathalie Mukamazimpaka interpreta così il messaggio che la Vergine le ha affidato il 15 agosto 1982:

“La Vergine mi ha insegnato a recitare la corona del Rosario dei sette dolori perché diceva che si stava preparando una tragedia per il Ruanda. La Madonna ci ha chiesto di cambiare il nostro stile di vita, di amare i sacramenti, di fare penitenza, di pregare incessantemente recitando il Rosario dei sette dolori per la conversione del cuore di coloro che si sono allontanati da Dio, e di essere umili nel chiedere perdono e nel perdonare.”

L’avvertimento di Maria non sarà tuttavia ascoltato a sufficienza, come la storia ha tragicamente dimostrato. I massacri non risparmieranno nemmeno il santuario di Kibeho, dove più di mille persone rifugiate nella cappella periranno tra le fiamme. Un altro massacro seguirà l’incendio doloso. Si racconta che molte persone morirono in preghiera, unite a Maria, pregando per il perdono dei propri peccati e di quelli dei loro aggressori. Alcuni cantavano persino, felici di imitare la Passione del loro Signore.

Ma l’avvertimento della Vergine di Kibeho non era rivolto solo al popolo ruandese, ma è ancora oggi destinato a tutta l’umanità che, senza conversione, non troverà mai la vera pace. Secondo Monsignor Misago (vescovo che ha riconosciuto le apparizioni), “è necessaria una conversione dei cuori per ottenere una maggiore giustizia. Viviamo in una situazione di squilibrio mondiale in cui i ricchi continuano ad arricchirsi e i poveri ad impoverirsi. È una situazione vergognosa che ognuno dovrà valutare secondo la propria coscienza.”

Monsignor Gahamanyi, vescovo al momento delle apparizioni, aggiunge:

“In molti paesi si sono verificati orrori che hanno offeso il Dio dell’Amore, rifiutando il ruolo di Maria nell’opera della salvezza. Questi peccati di massacro di vite umane, questo materialismo incantatore, questo sacrilegio contro la vita umana in tutto questo contesto di manipolazioni indegne, questo tipo di menzogna che pretende di vivere in modo cristiano, negando però la salvezza di Cristo attraverso la Croce, tutti questi peccati e molti altri interpellano l’uomo di oggi affinché si converta e si riconcili con il suo Dio e Padre di tutti.”

c) San Giovanni Paolo II e il perdono concesso al suo aggressore il 13 maggio 1981

In una «lettera aperta» dell’11 settembre 1981, san Giovanni Paolo II affermava di aver perdonato il suo aggressore già dall’ambulanza. Lo considerava un dono di Dio: “Domenica 17 maggio queste parole sono state pronunciate pubblicamente. Ma la possibilità di pronunciarle ancora prima, nell’ambulanza che mi portava dal Vaticano all’ospedale Gemelli, dove ho subito il mio primo intervento chirurgico decisivo, la considero il frutto di una grazia speciale concessami da Gesù, mio Signore e mio Maestro. Sì! Credo che sia una grazia speciale di Gesù crocifisso che, tra tutte le parole pronunciate sul Golgota, aveva detto: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno» (Luca, 23, 34).” San Giovanni Paolo II scriveva ancora: “L’atto del perdono è la condizione prima e fondamentale affinché noi uomini non siamo separati e contrapposti gli uni agli altri, come nemici. Perché cerchiamo presso Dio, che è nostro Padre, l’intesa e l’unione. È importante ed essenziale quando si tratta del comportamento di un uomo verso un altro...”

Questo santo papa ha confidato che durante i suoi tre mesi di ricovero in ospedale gli sono spesso tornate in mente le pagine della Genesi sull’omicidio di Abele da parte di Caino, che parlano del “primo attentato dell’uomo alla vita dell’uomo, del fratello alla vita del fratello”. La domanda di Dio rivolta a Caino: “Dov’è tuo fratello?” e la risposta evasiva di Caino: “Sono forse il custode di mio fratello?” è seguita da un’altra domanda divina: “Che cosa hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dalla terra!”. “Cristo, insisteva Giovanni Paolo II, ci ha insegnato a perdonare. Il perdono è indispensabile anche affinché Dio possa porre alla coscienza umana domande alle quali attende una risposta in tutta sincerità interiore. In questo tempo in cui tanti innocenti muoiono per mano di altri uomini, sembra imporsi una speciale necessità di avvicinarsi a ciascuno di coloro che uccidono, di avvicinarsi con il perdono nel cuore e con la stessa domanda che Dio, Creatore e Signore della vita umana, pose al primo uomo che aveva attentato alla vita di suo fratello e gliela aveva tolta...”

Lasciando a Dio stesso il giudizio e la sentenza nella sua dimensione definitiva, non smettiamo di chiedere: “Perdona i nostri peccati come noi perdoniamo chi ci ha offeso.”

Per San Giovanni Paolo II, il perdono è un motore della storia. Il suo perdono ha avuto un impatto certo sul generale polacco Wojciech Jaruzelski, come ricorda Mons. Oder:Dopo essere stato gravemente ferito in un attentato nel 1994, decise di non punire i responsabili, spiegando che l’esempio del Papa lo aveva profondamente colpito... Ci sono moltissimi interventi di lui [Giovanni Paolo II] sulla misericordia, la magnanimità, la capacità di imitare la grandezza dell’amore di Dio che si china sull’uomo debole e fragile. Egli stesso diceva che il perdono è il fondamento di ogni vero progresso della società umana. E spiegava: «La misericordia significa, essenzialmente, comprensione per la debolezza, capacità di perdonare. Significa anche l’impegno a non ricevere invano la grazia che il Signore dona, ma a produrre nella propria vita frutti degni di chi è stato “graziato” e rivestito della misericordia di Dio.»” Per san Giovanni Paolo II, infine, il perdono costituisce uno strumento politico, un motore della storia delle nazioni, “perché aveva una visione cristiana – teologica – della storia, in cui non tutto può essere ridotto a un semplice gioco economico o politico, in cui gli elementi dell’umanità – la compassione, la comprensione, il pentimento, il perdono, l’accoglienza, la solidarietà, l’amore – diventano elementi fondamentali per fare una vera politica di Dio.” (Fonte: zenit.org, 13 maggio 2016)

d) 50 giovani francesi martiri del nazismo presto beati

Il 20 giugno 2025, papa Leone XIV ha riconosciuto il martirio di 50 cattolici francesi, morti «per odio alla fede» durante la Seconda guerra mondiale. Vittime del nazismo, questi «martiri dell’apostolato» saranno beatificati insieme sabato 13 dicembre 2025 alle 14:30, nella cattedrale di Notre-Dame a Parigi. Nell’ottobre 1987, uno di questi «martiri francesi dei campi di concentramento», Marcel Callo, era stato beatificato da papa San Giovanni Paolo II. L’anno successivo, nel 1988, il processo collettivo di beatificazione dei 50 compagni era stato aperto dalla diocesi di Parigi. Possa la testimonianza di questi 50 giovani francesi martiri del nazismo ottenere il coraggio e l’amore senza misura di un gran numero dei nostri contemporanei, in vista della conversione della Francia, Figlia primogenita della Chiesa.

e) Impariamo da Fouad Hassoun ad amare come Gesù fino al perdono

Viviamo questo mese del rosario con un cuore «liberato» da ogni rancore, odio e spirito di vendetta. Fouad Hassoun, libanese, ha ricevuto da Notre-Dame des Neiges a Saint-Pierre-de-Colombier la grazia del perdono. Nel 1986 ha perso la vista in un attentato in Libano. Aveva solo 17 anni. Lottando contro il desiderio di vendetta che lo animava, ha intrapreso un lungo percorso di ricostruzione, sostenuto dalla sua fede cristiana. Il nostro Padre Fondatore lo ha aiutato e Notre-Dame des Neiges lo ha liberato. Racconta questa esperienza impegnativa nel suo libro J’ai pardoné (Ho perdonato), edito da Mame. “La pace costruisce ponti e non barricate. Ciò che ci manca è l’incontro. E per me, come cristiano, la pace è Dio.” Durante una sessione a Sens, ci ha dato la sua testimonianza sulla forza del perdono, che fa passare dall’oscurità alla luce.

f) Preghiamo il rosario e il Cuore Immacolato di Maria ci insegnerà ad amare come Gesù

Ricordiamo ancora una volta questa indicazione spirituale di Madre Marie-Augusta, così spesso citata negli ultimi mesi: “Il tempo stringe. I demoni sono scatenati in questo mondo perverso. I cuori sono pieni di desideri di vendetta, di crimini orribili. Eppure, in mezzo a loro, si erge forte, imperioso: l'Amore. È Gesù nei suoi amici fedeli”.

Supplichiamo Nostra Signora del Rosario di ottenerci la grazia di far parte degli amici fedeli di Gesù. Bartolomeo (Bartolo) Longo non ne faceva parte nella prima metà della sua vita, ma ricevette la grazia della conversione e, nel 1871, abbracciò la regola del terzo ordine domenicano prendendo il nome di «fratello Rosario». Sarà canonizzato domenica 19 ottobre da Papa Leone XIV. Nulla è impossibile a Dio. Colui che aveva partecipato a sedute spiritiche e aveva perso la fede è diventato il grande apostolo del Rosario e ha costruito il grande santuario di Nostra Signora del Rosario a Pompei!

Concludiamo la nostra consegna di cordata di questo mese del Rosario dell’Anno Santo riprendendo le parole della moglie di Charlie Kirk, assassinato vigliaccamente: “La risposta all’odio non è l’odio. La risposta che conosciamo nel Vangelo è l’amore, e sempre l’amore. L’amore per i nostri nemici e l’amore per coloro che ci perseguitano.” Madre Marie-Augusta non ha mai smesso di invitare i suoi figli spirituali e i nostri amici a esercitare l’apostolato irresistibile dell’Amore! Partecipiamo all’edificazione della civiltà dell’Amore. Dio vuole questa civiltà. Abbiate fiducia nella profezia di Fatima: “Alla fine il mio Cuore immacolato trionferà e al mondo sarà concesso un periodo di pace.”

Il nostro Papa Leone XIV ci invita a recitare ogni giorno il rosario per la pace in questo mese di ottobre, incoraggiando religiosi e laici di Roma a riunirsi ogni sera nella Basilica di San Pietro alle 19:00 a questo scopo. Egli animerà anche una veglia di preghiera l’11 ottobre. Uniamoci a lui e preghiamo con fervore per la pace, che potrà realizzarsi solo con il perdono!

4) Formazione

Ottobre è il mese del rosario, ma anche della missione della Chiesa. Approfondiamo – se non l’abbiamo mai studiata – l’enciclica di Giovanni Paolo II sulla missione Redemptoris Missio del 7 dicembre 1990. Siamo testimoni e apostoli di Gesù!

5) Missione

Testimoniamo le radici cristiane della Francia e dell’Europa.

6) Condivisione

Affidiamo alle vostre preghiere i pellegrinaggi a Roma degli adolescenti e delle famiglie; la sessione per i giovani a Saint-Pierre-de-Colombier dal 30 ottobre al 2 novembre sul Vangelo della vita, ossia la difesa della vita dal suo concepimento fino al suo termine naturale; gli esercizi spirituali a Sélestat e a Cannes; le attività con gli Scout d’Europa e tutte le attività missionarie in ciascuno dei nostri focolari. Per il sito Madonna delle Nevi, non molliamo. Continuiamo a recitare il rosario con pazienza, perseveranza, fiducia e abbandono alla volontà di Dio.

Vi benedico affettuosamente, ringraziandovi ancora di cuore per le vostre preghiere, il vostro affetto e la vostra generosità, e assicurandovi la preghiera e l’affetto di Madre Hélène e dei nostri frati e suore per tutte le vostre intenzioni. Buon e santo mese del Rosario e della Missione! 

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