Marzo 2024: Con la Madonna di Loreto, contempliamo l’Incarnazione redentrice

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Con la Madonna di Loreto, viviamo questo tempo di Quaresima e il Triduo pasquale contemplando l’Incarnazione e la Redenzione

Cari amici, cari giovani amici,

I. Prima d'iniziare...

Vi ringraziamo di cuore per le vostre preghiere, che ci hanno permesso di vincere il processo di appello a Nîmes per la ripresa dei lavori sul sito Madonna delle Nevi. Tuttavia, il procedimento non è ancora concluso e la lotta continua. Non ci arrendiamo e vi invitiamo a continuare a pregare e a offrire per i nostri imprenditori messi in difficoltà da questa situazione. In questo tempo di Quaresima del nostro anno mariano, abbandoniamoci fiduciosi a ciò che la Divina Provvidenza permette, e preghiamo, soffriamo e offriamo, affinché Dio faccia trionfare la verità e la giustizia. Egli è onnipotente. Abbiamo fiducia: il Cuore Immacolato di Maria trionferà.

In questo mese di marzo 2024, concluderemo la nostra supplica a San Giuseppe con la grande consacrazione della nostra Famiglia Missionaria di Nostra Signora, di ciascuno dei suoi membri, dei Foyers-amis e dei suoi amici al Grande e Buon San Giuseppe, con le due intenzioni che portiamo avanti dall’11 ottobre scorso: la nomina del nuovo Vescovo di Viviers e il Sito Madonna delle Nevi.

Preghiera introduttiva

Vieni Santo Spirito… Padre Nostro… Ave Maria… Nostra Signora delle Nevi, san Giuseppe, san Casimiro, santa Coletta, san Domenico Savio, san Clemente-Maria, santa Luisa, san Patrizio, san Cirillo di Gerusalemme, Maria-Marta Chambon, santi Angeli Custodi.

Fioretto

Ogni mattina, ripetiamo sulle orme della Sacra Famiglia: Ecce, Fiat, Magnificat.

Parola di Dio

Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: "Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te". A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine". Allora Maria disse all'angelo: "Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?". Le rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. (Lc 1,26-35)

È impossibile infatti che il sangue di tori e di capri elimini i peccati. Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice: "Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. Allora ho detto: "Ecco, io vengo - poiché di me sta scritto nel rotolo del libro - per fare, o Dio, la tua volontà". Dopo aver detto: Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato, cose che vengono offerte secondo la Legge, soggiunge: Ecco, io vengo a fare la tua volontà. Così egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo. 10Mediante quella volontà siamo stati santificati per mezzo dell'offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre. Ogni sacerdote si presenta giorno per giorno a celebrare il culto e a offrire molte volte gli stessi sacrifici, che non possono mai eliminare i peccati. Cristo, invece, avendo offerto un solo sacrificio per i peccati, si è assiso per sempre alla destra di Dio, 13aspettando ormai che i suoi nemici vengano posti a sgabello dei suoi piedi. Infatti, con un'unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati. 15A noi lo testimonia anche lo Spirito Santo. Infatti, dopo aver detto: Questa è l'alleanza che io stipulerò con loro dopo quei giorni, dice il Signore: io porrò le mie leggi nei loro cuori e le imprimerò nella  loro mente dice: e non mi ricorderò più dei loro peccati e delle loro iniquità. Ora, dove c'è il perdono di queste cose, non c'è più offerta per il peccato. Fratelli, poiché abbiamo piena libertà di entrare nel santuario per mezzo del sangue di Gesù. (Eb 10,4-19)

Sacrificio e offerta non gradisci, gli orecchi mi hai aperto, non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato. Allora ho detto: "Ecco, io vengo". (Sal 40, 7-8)

II. Le rubriche del taccuino di cordata

1) Disciplina quaresimale

Fedeltà alla nostra preghiera perché Dio sia veramente al primo posto nella nostra vita. Teniamo lo sguardo fisso su Gesù nel deserto.

2) Previsioni

Prepariamoci bene alle domeniche di Quaresima e alla solennità di San Giuseppe (19 marzo). Nei venerdì di Quaresima, siamo fedeli alla Via Crucis. Ogni giorno, preghiamo i misteri del rosario, partecipiamo alla Messa il più spesso possibile e facciamo qualche piccolo sacrificio quaresimale, esercitando in modo speciale la carità.

3) Consegna spirituale: la Madonna di Loreto

1. La tradizione del trasferimento della Santa Casa

La caduta di San Giovanni d’Acri nel 1291 segnò la fine dell’ultima posizione latina in Oriente. Questo evento è spesso considerato dagli storici come la fine del periodo delle crociate medievali. Secondo la tradizione cristiana, intorno al 10 maggio 1291, avendo gli abitanti di Nazareth accettato la religione musulmana, la "stanza della casa di Maria" fu trasportata dagli angeli prima a Tersatto, vicino a Fiume (Rijeka) in Croazia, poi nel territorio di Recanati in tre siti diversi, prima di essere "depositata" in mezzo a una strada pubblica in una località chiamata "Loreto" nella regione italiana di Ancona (secondo l’opera "Translatio miraculosa", scritta intorno al 1472 da Pietro Giorgio di Tolomei, rettore del santuario di Loreto dal 1450 al 1473). L’ultima "traslazione miracolosa" a Loreto sarebbe avvenuta nella notte tra il 9 e il 10 dicembre 1294. Per quasi tre secoli, la Santa Casa è stata il primo santuario mariano internazionale dedicato alla Vergine Maria e il principale centro di pellegrinaggio in Occidente, prima di Roma, Canterbury e Santiago de Compostela. La Madonna di Loreto viene festeggiata il 10 dicembre, anniversario del trasferimento della Santa Casa.

La Santa Casa non ha fondamenta: sorge direttamente sulla strada pubblica. Le fondamenta di questa casa si trovano nella Basilica dell’Annunciazione di Nazareth. Le dimensioni coincidono perfettamente: la Santa Casa è quindi la casa della Vergine Maria a Nazareth.

San Giovanni XXIII venne ad affidare il Concilio Vaticano II alla Madonna di Loreto, pochi giorni prima della sua apertura.

San Giovanni Paolo II, in occasione del settimo centenario del santuario di Loreto (1994), ha dichiarato che la Santa Casa non è solo una reliquia, ma anche una preziosa "icona concreta". Ha riconosciuto che il santuario di Santa Casa “ha avuto una parte molto attiva nella vita del popolo cristiano per quasi tutto il secondo millennio”.

Il 4 ottobre 2012, Benedetto XVI ha detto a Loreto: “La fede ci fa abitare, dimorare, ma ci fa anche camminare nella via della vita. Anche a questo proposito, la Santa Casa di Loreto conserva un insegnamento importante. Come sappiamo, essa fu collocata sopra una strada. La cosa potrebbe apparire piuttosto strana: dal nostro punto di vista, infatti, la casa e la strada sembrano escludersi. […] Qui a Loreto, troviamo una casa che ci fa rimanere, abitare, e che nello stesso tempo ci fa camminare, ci ricorda che siamo tutti pellegrini, che dobbiamo essere sempre in cammino verso un’altra abitazione, verso la casa definitiva, verso la Città eterna, la dimora di Dio con l’umanità redenta.”

Il nostro Fondatore era convinto dell’autenticità della tradizione del trasferimento miracoloso della Santa Casa da parte degli angeli, come attestato da atti notarili. L’ipotesi oggi prevalente non ci convince: è difficile vedere la cosiddetta “compagnia degli angeli” smontare la Santa Casa a Nazareth quando i musulmani avevano cacciato i cristiani e rimontarla a Loreto su una strada senza fondamenta! Dio è onnipotente. Egli ha voluto che il luogo dell’Incarnazione redentrice e della vita della Sacra Famiglia dal ritorno dall’Egitto alla vita pubblica di Gesù non venisse distrutto e che diventasse una delle reliquie più preziose e una vera icona concreta.

2. Con la Vergine Maria e San Giuseppe, diciamo a Gesù: Ecce, Fiat, Magnificat

Ogni giorno meditiamo sul mistero dell’Incarnazione (con la preghiera dell’Angelus in modo particolare). In questo mese di marzo, stupiamoci di questo mistero con la Vergine Maria e San Giuseppe. Dio Padre ha chiesto a suo Figlio di farsi uomo perché noi potessimo diventare i suoi figli prediletti. Nella Santa Casa, l’umile casa di Nazareth, trasportata miracolosamente dagli angeli, Gesù, Maria e Giuseppe hanno vissuto per più di 20 anni.

Ripetiamo a Gesù, con la Vergine Maria e San Giuseppe, in questo tempo di Quaresima: Ecce = Eccomi, per accettare con fiducia tutto ciò che Dio può chiederci; Fiat = Avvenga per me, per dire un "sì" incondizionato alla Volontà divina; Magnificat, perché il nostro "sì" a Dio sia accompagnato dalla gioia nello Spirito Santo e dal ringraziamento.

La Santa Casa di Nazareth è l’incomparabile scuola dell’umiltà. Possiamo meravigliarci dell’umiltà di Gesù. Perché ha voluto trascorrere 30 anni della sua vita terrena ignorato da tutti? Perché ha dedicato solo 3 anni alla vita pubblica quando era la pienezza personale della Rivelazione? Dio Padre voleva che riparasse l’orgoglio, radice di tutti i peccati, con l’esercizio eroico della virtù dell’umiltà. La Vergine Maria e San Giuseppe lo imitarono mirabilmente in questo senso.

Erano così umili che nessuno avrebbe mai potuto eguagliarli o superarli nell’esercizio di questa virtù. Chiediamo alla Madonna di Loreto la grazia di crescere in questa importantissima virtù dell’umiltà.

Nella Santa Casa si è vissuta sulla nostra terra la perfetta realizzazione della vita familiare di preghiera, come prescritto dalla Legge del Popolo di Dio. La Santa Famiglia recitava i salmi mentre celebrava gli Uffici stabiliti e le formule di benedizione care al Popolo di Dio. Si sono recati alla Sinagoga di Nazareth, luogo ufficiale di preghiera per la comunità del villaggio. Partecipava a tutti i pellegrinaggi a Gerusalemme previsti dalla Legge. Che gioia partire da Nazareth verso la Città del Signore: Qual’è gioia quando mi dissero: Andiamo alla casa di Jahvè!” (Sal 122). Santa Famiglia del Signore, aiutaci a essere perseveranti nella preghiera personale e comunitaria!

La Sacra Famiglia osservava scrupolosamente i giorni di digiuno. I farisei si vantavano di digiunare due volte alla settimana; Gesù, Maria e Giuseppe praticavano lo stesso digiuno, ma senza ostentazione. Il Mercoledì delle Ceneri, la liturgia ci invita a non suonare la tromba, ma a fare fioretti quaresimali che solo Dio può vedere, e il nostro Padre celeste che vede nel segreto ci ricompenserà in cielo.

La Sacra Famiglia viveva in incessante raccoglimento. San Paolo VI, a Nazareth nel 1964, parlò della scuola di silenzio che la Santa Casa era diventata. Gesù, Maria e Giuseppe vivevano in questa Santa Casa in grande calma e silenzio. Ognuno ascoltava Dio. Imitiamoli. Che le nostre case familiari o religiose siano "case del Buon Dio" che irradiano Dio.

La Santa Famiglia è anche la scuola del lavoro umile fatto con perfezione e amore. San Giovanni Paolo II, nell’Esortazione su San Giuseppe del 15-8-89, scriveva: “Per essere buoni e autentici discepoli di Cristo non occorrono grandi cose: bastano virtù comuni, umane, semplici, ma vere e autentiche” (cap. 4). Ciò che glorifica Dio non sono le azioni eclatanti, che possono fare molto rumore e generare molto orgoglio, ma è soprattutto l’esercizio delle virtù dell’umiltà, della povertà, della purezza, dell’obbedienza fiduciosa e amorosa. A imitazione di Gesù, Maria e Giuseppe, esercitiamo il nostro dovere di stato per la gloria di Dio.

La Sacra Famiglia è lo specchio perfetto della Famiglia divina. La Sacra Famiglia ci fa intravedere la perfezione dell’Amore divino. Questo Amore è un dono disinteressato alle altre Persone, è umile, infinitamente delicato, infinitamente puro. Se l’amore coniugale casto e bello di Giuseppe e Maria è la cosa più pura e più bella che Dio abbia dato nella storia dell’umanità, l’Amore divino che unisce le Persone divine è veramente la perfezione dell’Amore che contempleremo per sempre Madre Maria Augusta diceva: “Contempliamo la perfetta purezza del Cuore della Sacra Famiglia. Invidiamo il posto del piccolo Gesù, al riparo dalle bruttezze e dalle volgarità di cuori impuri”.

Il nostro Padre Fondatore aveva questa convinzione: “In unione e profonda unità con la Madre di Gesù, San Giuseppe è il "patriarca" della Chiesa. È il capo della Sacra Famiglia. La Chiesa ci mostra la Sacra Famiglia come modello per tutte le famiglie cristiane. Lo invocheremo come protettore della nostra famiglia spirituale e come potente ispiratore e aiuto per tutte le famiglie. Lo faremo conoscere e amare, soprattutto nel nostro apostolato tra le famiglie cristiane”. Affidiamo le nostre famiglie naturali e spirituali a San Giuseppe, che ha vissuto per più di 20 anni nella Santa Casa con Gesù e la sua sposa immacolata.

San Giuseppe e la Santa Vergine sono i due testimoni privilegiati che hanno vissuto la santità alla perfezione imitando Gesù. Dio vuole che noi imitiamo le virtù di San Giuseppe e della Beata Vergine sviluppando i nostri cuori a somiglianza di quelli di Gesù, Maria e Giuseppe. Seguendo le orme dei nostri Fondatori, andiamo avanti nelle nostre scoperte dell’Amore e lasciamoci educare dalla Sacra Famiglia.

3. La tradizione di Le Puy-en-Velay: luce sull’Incarnazione redentrice

Secondo una tradizione che risale al X° secolo, il Giubileo di Notre Dame du Puy si svolge dal 25 marzo al 15 agosto, l’anno in cui il Venerdì Santo coincide con l’Annunciazione. Quest’anno non sarà così, poiché il 25 marzo cadrà durante la Settimana Santa. Il prossimo Giubileo di Le Puy si terrà solo nel 2157! Allora perché ne parliamo in questo momento spirituale? Perché rivela che l’Incarnazione del Verbo è “l’Incarnazione redentrice”.

La Liturgia della Parola della Solennità dell’Annunciazione attesta questo legame tra Incarnazione e redenzione: “Entrando nel mondo, Cristo dice: Ecco, io vengo […] per fare, o Dio, la tua volontà” (Eb 10,4-19); “non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato. Allora ho detto: Ecco, io vengo”. (Sal 39)

Il prossimo 25 marzo non si celebrerà la festa liturgica dell’Annunciazione, perché sarà la Settimana Santa. Non dimenticheremo il Giubileo di Le Puy e comprenderemo meglio il mistero dell’Incarnazione redentrice. Nella Santa Casa, per più di 20 anni, Gesù, circondato da San Giuseppe e dalla Beata Vergine, si è preparato in silenzio alla sua Passione redentrice. Prepariamoci a vivere con Lui il Triduo Pasquale nel nostro anno mariano.

Con la Madonna di Loreto, contempliamo il mistero dell’Incarnazione redentrice e rimaniamo nella speranza cristiana. Con la sua morte in croce, Gesù ha portato a compimento la missione che Dio Padre gli aveva affidato. Ci ha amati fino a dare la vita per noi. Grazie a lui, siamo diventati figli di Dio. Viviamo appieno la Settimana Santa!

4) Formazione

Vi invitiamo ad approfondire gli insegnamenti dell’ultimo Forum di Sens. Troverete i testi e le registrazioni sul nostro sito web.

5) Missione

In questi tempi difficili, cerchiamo di essere collaboratori di Gesù, seguendo le orme dei suoi amici preferiti come San Padre Pio, San Giovanni Paolo II, la Beata Anna Caterina Emmerich, Marthe Robin e i nostri Fondatori. Non viviamo una Quaresima di mediocrità, ma una Quaresima di fedeltà e di amore.

6) Condivisione

Il 19 marzo vivremo un momento importante con la consacrazione della nostra Famiglia Missionaria di Nostra Signora e di tutti i nostri amici a San Giuseppe. Abbiamo una grande fiducia in lui. Egli ha vigilato paternamente sulla Sacra Famiglia. Veglierà su ognuno di noi.

In unione con Madre Hélène e i nostri frati e suore, vi mando l’espressione di tutto il nostro affetto e vi benedico, assicurandovi le preghiere della nostra Famiglia Missionaria e augurandovi una Buona e Santa Quaresima. Affidiamo tutte le nostre intenzioni alle vostre preghiere.

 

Foto : Santuario di Loreto, © Marche Tourism (15-07-2005), Flickr

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