Giugno 2018 : Mi ami?

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Mi ami più di costoro? mi ami? Mi vuoi bene? Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene!

Carissimi amici,

      Abbiamo vissuto un bellissimo mese di Maria rendendo vivi, ogni giorno, il rosario e i canti popolari in onore della Madonna. Desideravamo molto consolare il Cuore Immacolato di Maria cosi tanto offeso nel nostro tempo. Ahimè però, nuove spine hanno appena ferito il Suo Cuore Immacolato: la legalizzazione dell’aborto in Irlanda. Dom Mark Kirby, priore benedettino di Silverstream in Irlanda, ha appena dichiarato in una omelia: “Tra quelli che hanno votato “si” venerdì, il più grande numero è stato battezzato e segnato dal sigillo del Dono dello Spirito Santo per la cresima. Alcuni fra loro sono stati cresimati solo poco anni fa. Fra loro si trovavano gente che, un giorno si sono inginocchiati davanti all’altare per ricevere l’adorabile Corpo di Cristo, formato dallo Spirito Santo nel seno della Vergine Maria, immolato sulla Croce, risorto dalla tomba, salito al cielo e che tornerà nella gloria. Fra loro si trovano persone che (e lo dico con timore e tremore) oseranno anche presentarsi alla Santa Comunione oggi. Per costoro, io posso solo ripetere ciò che dice l’Apostolo: Chiunque mangia il pane o beve al calice del Signore indegnamente, è reo del corpo e del sangue del Signore. Si segnalano celebrazioni di vittoria a Dublino e altrove: un canto satanico, canzonature lanciate contro Nostro Signore, contro la sua Madre Vergine e contro la Chiesa. Tutto questo clima, fa stranamente pensare alla Francia del 1789, al Messico del 1910, alla Russia del 1917, alla Germania del 1933 e alla Spagna del 1936. Ancora peggiori di questa folla che vuole celebrare la scelta della morte contro la vita, sono le menzogne compiacenti di questi irridenti ministri del governo che, con una arrogante soddisfazione, parlano di una Irlanda nuova, di una Irlanda di compassione, di giustizia e di rispetto per le donne. In tutti questi discorsi, l’accento è quello de l’antico serpente…”. Si poteva leggere, l’indomani del referendum irlandese, questo titolo di un giornalista: L’Irlanda esce dal Medioevo! Siamo attenti ai segni dei tempi: Gesù aveva detto a Maria-Giuliana Jahenny, morta nella prima meta del ventesimo secolo: “Avvertirò i Miei amici con segni della natura. Avviserò loro. Io proteggerò tutti i miei. Ho fatto collocare una scala che conduce dalla terra al Mio Cuore, strada preparata per i tempi infelici”. Ciononostante non perdiamo la fiducia. Amiamo Gesù!

           Preghiera d’introduzione: Sacro Cuore di Gesù, Madonna delle Nevi, san Giuseppe, san Giustino, santi martiri di Lione, beata Anna-Maria, Beato Eduardo Poppe, san Carlo Lwanga, san Bonifacio, san Antonio di Padova, santa Germana, san Giovanni Francesco Regis, san Luigi Gonzaga, san Giovanni Battista, beata Maria Giuseppina, san Cirillo, sant’Ireneo, santi Pietro e Paolo, santi martiri di Roma, santi protettori, santi Angeli custodi.

          Parola di Dio: Gv 21,15-17

Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». 17Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore.

           1) La prima rubrica del taccuino di cordata: disciplina.

      Riprendiamo, prima dell’estate, il fioretto sull’ordine e non scoraggiamoci se, dopo aver messo in ordine le cose, dossier, lettere e altra roba si accumulano di nuovo. L’ordine non è mai acquisito una volta per sempre. Bisogna sempre ricominciare senza stancarsi.

           2) La seconda rubrica: previsioni.

     Dopo aver vivificato il mese di Maria, viviamo nella fiducia e in spirito di riparazione il mese del Sacro Cuore. Prepariamo le solennità del Corpus Domini e del Sacro Cuore.

           3) La terza rubrica: consegna spirituale: “Mi ami?”

     Il titolo della nostra Consegna spirituale è tratto dalla triplice domanda di Gesù Risorto a Pietro, alla fine della cena sul lago, dopo la pesca miracolosa (cfr. Gv 21,15-17).

      – La prima domanda fata da Gesù dovrebbe essere tradotta cosi: “Simone, figlio di Giovanni, mi ami [dell’amore di carità] più di costoro?”. Il verbo greco usato dall’evangelista san Giovanni è: “agapâs” (agapê = caritas, carità). Gesù chiede a Pietro se Lo ama con l’amore di carità e se Lo ama più di ogni altro apostolo. Pietro ha capito bene la domanda e si ricorda ciò che aveva detto a Gesù, la sera del Giovedì Santo, dopo l’istituzione dell’Eucaristia: “Se tutti si scandalizzeranno di te, io non mi scandalizzerò mai” (Mt 26,33). Pietro non dimentica la sua temerarietà. Non solo non è stato migliore degli altri apostoli, ma ha inoltre rinnegato Gesù per tre volte! Contrito e pentito, risponde umilmente a Gesù: “Certo, Signore, tu lo sai che Ti amo [con un amore di amicizia] (oppure: ti voglio bene)”. Sa benissimo che non lo ama con l’amore di carità. E noi? Siamo forse i grado di dire che non siamo mai stati temerari? Possiamo dire che abbiamo sempre considerato gli altri migliori di noi stessi? Siamo in grado di dire che amiamo Gesù dell’amore di carità più che i nostri fratelli? Chiediamo a Pietro pentito la grazia dell’umiltà e diciamo umilmente a Nostro Signore: Gesù, Ti vogliamo bene, ma siamo cosi deboli e fragili. Trasforma questo affetto in un amore più forte. Madre Marie-Augusta, nella Via crucis che ha scritta, distingueva tra le figlie di Gerusalemme, che amavano Gesù con un amore sentimentale, e le Sante Donne, che hanno amato Gesù con l’amore forte, animato dallo Spirito Santo, con l’amore di carità.

      – La seconda domanda di Gesù a Pietro fu: “Simone, figlio di Giovanni, mi ami [dell’amore di carità]? Gesù usa di nuovo il verbo agapâs. Ma non dice più: più di costoro. Pietro non può dimenticare – sentendo questa seconda domanda di Gesù -, la sua seconda temerarietà, la sera del Giovedì Santo, dopo che Gesù li abbia preannunciato il suo triplice rinnegamento: “Anche se dovessi morire con te, io non ti rinnegherò” (Mt 26,35). Pietro non è morto con Gesù, lo ha invece rinnegato per tre volte. La sua risposta, di nuovo, è umile. Capisce che non è stato in grado di amare Gesù con l’amore di carità, donando la propria vita per Lui. Risponde umilmente, di nuovo: “Tu lo sai che ti voglio bene [con amore di amicizia]”.

      Impariamo la lezione per la nostra vita: non siamo superiori a Pietro, è ovvio. Saremmo forse stati in grado di non rinnegare Gesù in mezzo a questa plebaglia manipolata dai capi dei sacerdoti, che voleva condannare Gesù a morte?

      San Pietro, dopo la Risurrezione di Gesù e dopo la Pentecoste, non rinnegherà più Gesù. Darà coraggiosamente la propria vita nel Circo del Vaticano e chiederà umilmente di essere crocifisso con la testa all’ingiù, perché non si considerava degno di morire come Gesù. La coorte dei martiri ha imitato questo grande apostolo. Senza Gesù, nessuno è in grado di amare come Lui; ma con Gesù, i battezzati sono fortificati dallo Spirito Santo e sono resi capaci di donare la propria vita come Cristo e di essere martiri! Preghiamo l’atto di carità, con una maggiore attenzione alle parole che pronunciamo: “Ti amo con tutto il cuore sopra ogni cosa”. Amiamo veramente Gesù con l’amore di carità sopra ogni cosa. Chiediamone la grazia.

      – La terza domanda di Gesù a Pietro è cosi formulata da san Giovanni: “Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene [con amore di amicizia]?” Pietro viene rattristato da questa terza domanda. Capisce benissimo ciò che Gesù intende dirli: tu hai risposto bene, Pietro. Non Mi hai amato con amore di carità, ma mi ami veramente con amore di amicizia o di affetto? L’umile risposta di Pietro, contrito e pentito, rivela che ama veramente Gesù con l’amore di amicizia o di affetto: “Signore, tu conosci tutto; tu sai (il verbo al perfetto indica una conoscenza sin dal suo primo incontro con Gesù fino a questo giorno!) che ti voglio bene”. Gesù, per tre volte, conferma Pietro nella sua missione di pastore delle pecore e degli agnelli (=tutti i membri della Chiesa: fedeli laici, membri del gerarchia, consacrati).

      Questo brano evangelico cosi importante, ci possa aiutare in questo mese del Sacro Cuore. Mentre ci pone per tre volte questa domanda fondamentale: “Mi ami?”, Gesù non ci vuole ovviamente scoraggiare, ma ci vuole aiutare a fondare la nostra Fede sull’unico vero fondamento: Nostro stesso Signore. Siamo innamorati di Gesù!

      Imprimiamo nei nostri cuori il n. 654 del Catechismo della Chiesa Cattolica: “Vi è un duplice aspetto nel Mistero pasquale: con la sua morte Cristo ci libera dal peccato, con la sua Risurrezione ci dà accesso ad una nuova vita. Questa è dapprima la giustificazione che ci mette nuovamente nella grazia di Dio (cfr. Rm 4,25) “perché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova” (Rm 6,4). Essa consiste nella vittoria sulla morte del peccato e nella nuova partecipazione alla grazia (cfr. Ef 2,4-5; 1Pt 1,3). Essa compie l’adozione filiale poiché gli uomini diventano fratelli di Cristo, come Gesù stesso chiama i suoi discepoli dopo la sua Risurrezione: “Andate ad annunziare ai miei fratelli” (Mt 28,10; Gv 20,17). Fratelli non per natura, ma per dono della grazia, perché questa filiazione adottiva procura una reale partecipazione alla vita del Figlio unico, la quale si è pienamente rivelata nella sua Risurrezione”.

     La santità alla quale ci chiama Papa Francesco, è possibile solo se fondiamo la nostra vita su Gesù, morto e risorto per noi.

     La devozione al Cuore di Gesù non è una devozione sentimentale. Essa è fondata nella Scrittura (cfr. Gv 19,33-37). Al n. 473 del CCC, leggiamo: “Gesù ci ha conosciuti e amati, tutti e ciascuno, durante la sua vita, la sua agonia e la sua passione, e per ognuno di noi si è offerto: “Il Figlio di Dio mi ha amato e ha dato se stesso per me” (Gal 2,20). Ci ha amati tutti con un cuore umano. Per questo motivo, il sacro Cuore di Gesù, trafitto a causa dei nostri peccati e per la nostra salvezza (cfr. Gv 19,34), “è considerato il segno e simbolo principale di quell’infinito amore, col quale il Redentore divino incessantemente ama l’eterno Padre e tutti gli uomini””.

     Potremmo interpretare e attuare cosi la triple domanda di Gesù a Pietro in questo mese del Sacro Cuore: “Mi ami sopra ogni cosa? Mi ami [con amore di carità]? Mi vuoi bene [con amore di amicizia o di affetto]?” Madre Marie-Augusta ha amato amorevolmente Gesù. Imitiamola e amiamo Gesù con tutto il cuore e sopra ogni cosa perché Egli è infinitamente buono e amabile. Quest’amore assoluto per Gesù avrà questa conseguenza: ameremo il nostro prossimo come noi stessi per l’Amore di Dio.

      In questo mese del Sacro Cuore di Gesù, desideriamo rispondere ai suoi appelli a Paray-le-Monial e consolare il Cuore di Gesù, cosi tanto offeso nel nostro tempo in cui il male è chiamato bene!

            5) La quinta rubrica: il servizio

     Il Cuore di Gesù è il nostro perfetto modello di santità. San Giovanni Paolo II ha spesso ricordato che, per Gesù, servire è regnare. Gesù si è fatto nostro Servitore: Egli ha lavato i piedi dei suoi apostoli. La Vergine Maria ha risposto all’arcangelo Gabriele, nel giorno dell’Annunciazione: “ecco la serva del Signore”. Mentre serviamo, facciamo regnare l’Amore di Gesù, la carità, e contribuiamo all’edificazione della civiltà dell’Amore.

            6) La sesta rubrica: la condivisione

      Rendiamo grazie per il bellissimo incontro che abbiamo vissuto in questa Pentecoste a Saint-Pierre-de-Colombier insieme a 170 ragazzi. Ci prepariamo ai voti perpetui di fra Gabriel (domenica 10 giugno) e all’ordinazione sacerdotale di fra Jean (domenica 17 giugno).

      In unione di preghiera con Madre Magdeleine, e con i nostri frati e le nostre suore, vi assicuro delle nostre preghiere e del nostro affetto e affido alle vostre preghiere tutte le nostre intenzioni: le vocazioni di apostoli dell’Amore, le approvazioni per la costruzione della chiesa del Cuore Immacolato di Maria e lo sviluppo della missione della nostra Famiglia Missionaria di Nostra Signora secondo la Volontà di Dio e nella fedeltà allo spirito dei nostri Fondatori. Continuiamo, senza stancarci, a pregare per la Francia, Figlia primogenita della Chiesa, per l’Europa, per il mondo e per la nostra Chiesa, Una Santa, Cattolica e Apostolica. Essa possa, in questi tempi di tempeste, adempiere meglio ancora la sua Missione di unire gli uomini a Dio e di unire gli uomini tra di loro! Vi benedico affettuosamente e assicuro della nostra prossimità tutti coloro che, tra voi, sono molto provati in questo momento. Ogni sera, alcuni frati e alcune suore portano le vostre intenzioni presso la Madonna delle Nevi. Buono e fervente mese del Sacro Cuore in spirito di riparazione ma anche e sopratutto nella fiducia e nella gioia: “Sacro Cuore di Gesù, confidiamo in Te. Ciò che hai detto a santa Margherita-Maria è sempre attuale: se credi, vedrai la potenza del Mio Cuore!”.

Padre Bernard

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