Diritto di replica: no, il ponte pedonale non è pericoloso!

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Diritto di replica a 'La Tribune'

Giovedì 26 novembre 2020

1- No, il ponte pedonale non è pericoloso!

A seguito di un articolo pubblicato il 19 novembre su La Tribune (v. il blog "Pour notre vallée la Bourges" per maggiori informazioni), abbiamo voluto esprimere il diritto di replica.

È stato pubblicato questo giovedì 26 novembre. Eccolo qui.

"La Famiglia Missionaria della Madonna delle Nevi ha preso atto dell'articolo su La Tribune di giovedì 19 novembre 2020, intitolato: "La passerella è molto pericolosa" (a pagina 8).

Vuole replicare agli errori e alle inesattezze, così come alle omissioni che distorcono totalmente la realtà dei fatti.

Segnaliamo innanzitutto un grave errore nella relazione del Sig. Ruf, che fa riferimento nell'articolo alla “insufficiente altezza della piattaforma del ponte rispetto al letto del fiume (dell'ordine di 5 metri)". In realtà, secondo l'esperto perito, l'altezza sopra il letto del fiume va da un minimo di 8,29 metri ad un massimo di 9,55 metri, quasi il doppio di quanto affermato. La piattaforma della passerella si trova quindi circa 5 metri… sopra il livello della piena centenaria del fiume Bourges.

Inoltre, in contrasto con l'apparenza scientifica del rapporto, è più che sorprendente che al lettore non venga presentato alcun elemento tecnico relativo alla struttura del ponte. Il signor Ruf è certamente un "esperto" di alluvioni e geografia, ma non è uno specialista di ingegneria civile, e chiaramente non si è interessato delle caratteristiche del passerella. Eppure molti esperti in questo settore hanno lavorato a questo ponte: progettisti, ingegneri, uffici di progettazione, uffici di controllo ... Come si può esprimere un risultato "scientifico" quando si è indagato solo nell'ambito delle alluvioni? Come si può affermare in modo “scientifico” che una passerella è “molto pericolosa”, quando non si fornisce alcun elemento tecnico della struttura?

Si fa anche notare che il Sig. Ruf, nell'ambito della sua "indagine" (svolta "su richiesta del Consiglio Scientifico del PNR dei Monti dell'Ardèche"), non ha contattato nessuna delle società che hanno lavorato al progetto, il che rende certamente questo rapporto decisamente insufficiente dal punto di vista scientifico.

Bisogna sapere infatti che molte aziende, la cui serietà è innegabile, hanno lavorato a questa passerella:

  • Artélia, uno studio di progettazione internazionale presente in più di 40 paesi, ha realizzato l'indagine idraulica (gennaio 2018) la cui netta conclusione è stata: "Si può ritenere che il progetto abbia scarso impatto sul regime di flusso delle acque”. Questo rapporto tiene conto non solo della piena del centenario, ma anche della piena del millennio!
  • La società Gagne (Le Puy), specializzata in costruzioni in acciaio, ha costruito e installato la struttura del ponte pedonale e ha supervisionato l'intero progetto. Questa azienda nazionale e internazionale ha costruito passerelle e ponti di complessità molto maggiore di questa passerella.
  • La ditta Pereyron è un'azienda locale di Saint Pierre de Colombier, la cui serietà e competenza sono riconosciute. Ha costruito le pile del ponte in collaborazione con la società Gagne, coadiuvata da un ufficio di progettazione per la struttura in cemento armato e da subappaltatori specializzati in questo settore.
  • Da ultimo, tutto l'operato di queste diverse aziende è stato supervisionato da un ufficio di controllo, che garantisce le soluzioni adottate e ne verifica l'attuazione.

Inoltre, l'affermazione del Signor Ruf sulla pericolosità della "posizione di questa chiesa" non è supportata da alcuna argomentazione ed è completamente ingiustificata. La chiesa si trova ad una quota superiore a quella di tutte le case della strada principale del paese (compreso il municipio e i negozi...) e della piazza del mercato.

Più che un invito "a un nuovo studio", questo intervento è quindi soprattutto un ulteriore tentativo di ostacolare il progetto. In questo senso, è fortemente di parte, poco costruttivo e non scientifico. Dimostra anche che gli oppositori del progetto non sappiano più cosa inventare per ostacolarlo, il che è un ulteriore segno della serietà di questo dossier.

La Famiglia Missionaria della Madonna delle Nevi rinnova la sua fiducia e la sua gratitudine alle aziende che hanno lavorato a questo pregevole ponte, e della cui serietà e competenza non si può dubitare.

2- Come aiutarci?

  • Parlare: far conoscere il progetto: sui social media, via email, o per il passaparola.
  • Pregare: pregare con noi la Santa Famiglia, Gesù, Maria e Giuseppe su tv.fmnd.org.
  • Donare: don.fmnd.org (potete anche contattare la nostra casa di Roma).

3- Per essere aggiornato dell'andamento del cantiere

4 - Io dono online

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