In Altum

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Nuova dichiarazione dottrinale : Fiducia Supplicans

Pubblicato nella sezione (In Altum n° 157)

Reazioni molto diverse nella Chiesa

Pochi giorni prima di Natale, il 18 dicembre, il Dicastero per la Dottrina della Fede, presieduto dal cardinale Victor Manuel Fernandez ( a destra a lato) ha pubblicato, con la firma dal Papa, la dichiarazione dottrinale Fiducia supplicans. Un documento di questo grado di autorità non era stato emanato dalla Dominus Jesus del 2000. Questo documento stabilisce che la benedizione di « coppie in situazione irregolare e coppie dello stesso sesso » è ora possibile, a condizione che non « crei confusione con la benedizione propria del sacramento del matrimonio ». Due anni fa, però il papa aveva autorizzato la pubblicazione da parte del cardinale Ladaria di una nota, in risposta a una domanda posta alla stessa Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF): « La Chiesa ha il potere di benedire unioni di persone dello stesso sesso? »; « No », aveva risposto il Vaticano, che dichiarava « illecita qualsiasi forma di benedizione che tenda a riconoscere le loro unioni ». Il Vaticano argomentava, « quando si invoca una benedizione su determinate relazioni umane, è necessario […] che ciò che è benedetto sia oggettivamente e positivamente ordinato a ricevere ed esprimere la grazia ».

Dopo la pubblicazione di Fiducia supplicans, le reazioni tra le conferenze episcopali e il clero nel suo complesso sono state molto diverse. Il sito Vatican News riferisce che le conferenze episcopali di Polonia, Ucraina e di molti Paesi africani hanno espresso serie riserve nei confronti del documento. Il metropolita ortodosso Hilarion di Budapest si è espresso su questo documento dicendo, tra l'altro, che : « Se siamo realisti, non possiamo più sperare in una futura unità tra ortodossi e cattolici. È ovvio che queste misure non ci avvicineranno, ma creeranno nuove linee di separazione. »

 Il cardinal Müller, ex prefetto della CDF, ha ugualmente espresso più di qualche riserva sul testo. Riguardo alla distinzione fatta dal documento tra le benedizioni sacramentali e le cosiddette benedizioni pastorali, egli afferma che « la Chiesa può aggiungere “nuovi sacramentali” a quelli già esistenti (Sacrosanctum Concilium 79), ma non può cambiarne il significato in modo da banalizzare peccato. E questo cambiamento di significato è proprio quello che avviene in Fiducia Supplicans, che inventa una nuova categoria di benedizione. » Ecco perché, dice, benedicendo queste unioni, « il sacerdote le presenta come una via verso il Creatore. Commette quindi un atto sacrilego e blasfemo contro il disegno del Creatore e contro la morte di Gesù per noi, per compiere il disegno del Creatore. »

Crediti fotografici : © Marcin Mazur / EpiskopatNews 

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